Palermo

Giovedì 10 Ottobre 2024

L'allarme dei sindacati: comuni siciliani in affanno per i lavori del Pnrr

prefettura palermo

«Comuni in affanno per i lavori del Pnrr, tra tempi lunghi e impossibilità ad anticipare le spese per la realizzazione delle misure. Ad oggi, infatti, gli enti locali hanno ricevuto solo il 30 per cento delle somme per le opere. Per questo si chiede una proroga dei tempi di consegna degli appalti». Sono queste, per Cgil, Cisl e Uil, le principali criticità emerse nel corso della prima riunione della cabina di coordinamento Pnrr della provincia di Palermo, che si è svolta in Prefettura. Al centro del primo incontro inaugurale tra i componenti della cabina di regia: lo stato di attuazione dei progetti finanziati dalla misura M4c111.1 «Piano per asili nido e scuole dell’infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia». La riunione ha consentito, secondo i sindacati di fare il punto sui problemi riscontrati nei diversi comuni per la realizzazione dei progetti previsti dalla misura. Ostacoli di tipo procedurale e burocratico e difficoltà serie a garantire la regolarità nei pagamenti, fino al completamento delle opere. Criticità che le stesse organizzazioni sindacali avevano già e con largo anticipo annunciato. «Dai Comuni, che hanno rappresentato lo stato dei lavori, si è levato un monito corale: tutti hanno rimarcato l’impossibilità di finire i lavori entro i tempi previsti. E la difficoltà di anticipare le somme. In alcuni casi - dichiarano Laura Di Martino, Federica Badami e Ignazio Baudo per Cgil, Cisl, Uil Palermo - i lavori avrebbero potuto essere completati e si sono dovuti arrestare per mancanza di somme disponibili». Inevitabile quindi la richiesta di una proroga sia dei tempi di consegna dell’appalto che dei tempi di realizzazione dell’opera. «La nota situazione deficitaria degli enti locali - proseguono i segretari di Cgil, Cisl e Uil - non consente di anticipare somme e con il solo 30 per cento ricevuto dal governo nazionale i comuni non sono in grado di gestire un appalto nella sua interezza. Molti si stanno esponendo al rischio di decreti ingiuntivi. Inevitabile, quindi, la necessità di una più congrua anticipazione oltre che di una accelerazione dei tempi relativi al trasferimento delle somme necessarie ai Comuni».

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