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Il salasso delle polizze d'assicurazione: a Palermo si sfiora il 10 per cento in più

La Sicilia colpita dai rincari. La Federconsumatori: «Il governo intervenga». Il Codacons: «Nell’ultimo biennio aumenti per due miliardi di euro»

Settembre è il mese delle foglie gialle sugli alberi. Ma soprattutto degli aumenti. Messo da parte il relax estivo, il rientro in città si preannuncia da brividi con prezzi in salita dal gas all’elettricità passando per libri scolastici e Rc auto. E proprio in questo settore il capoluogo è la città dove, su base annua, i premi medi per assicurare un’auto sono aumentati del 9, 69% arrivando a oltre 641 euro ovvero circa 57 euro in più rispetto a luglio 2023. I premi medi per assicurare un’auto in Sicilia sono aumentati del 7, 77% su base annua.

I dati arrivano dall’Osservatorio congiunto Facile.it –Assicurazione.it e mostrano che lo scorso mese i premi sono cresciuti in tutta la regione. A salire sul podio di città più care Ragusa dove il premio medio è salito del 10, 93%, Palermo e Trapani (+9, 53%) mentre, ai piedi del podio, troviamo Catania (+7,32%) e Caltanissetta (+6,47%). Aumenti sotto la media regionale anche per la provincia di Agrigento, Siracusa mentre Messina chiude la graduatoria regionale con un rincaro annuo del 2, 72%. «Osservando i dati – dice Lillo Vizzini di Federconsumatori – in fatto di aumento della Rc auto Palermo è in buona compagnia. Ivass, l’istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, con il comunicato di ieri aveva segnalato che a giugno il prezzo medio della Rc auto era di 403€, in aumento su base annua del 6, 2% in termini nominali e del 5, 4% in termini reali. La realtà è che, nonostante Ania (l’associazione nazionale fra le imprese assicuratrici) parlasse in questi mesi di riduzione della Rc auto, l’incremento non si è mai fermato.

Il governo dovrebbe intervenire per porre una moratoria ai continui aumenti». Anche Giovanni Petrone, presidente regionale del Codacons, interviene sulla stangata da oltre due miliardi di euro sugli automobilisti italiani. «Le tariffe continuano a salire in modo del tutto ingiustificato – afferma il Codacons – a partire dalla seconda metà del 2022, i prezzi delle polizze hanno iniziato a crescere, portando il premio medio a luglio 2024 a quota 416€, secondo gli ultimi dati diffusi dall’Ivass. Questo significa che, in poco più di due anni, le tariffe Rc auto hanno subito un rincaro complessivo del 17,8% passando da una media di 353 euro a gennaio 2022 (dato Ivass) ai 416 attuali, con un aumento di oltre 60 euro a polizza». Incrementi che non appaiono giustificati dall’aumento della incidentalità in Italia «e che cozzano con la situazione economica delle compagnie di assicurazione – dice Petrone – per le quali la dotazione patrimoniale si è consolidata, la redditività è migliorata e la liquidità è divenuta più distesa, secondo i dati diffusi poche settimane fa dalla stessa Ivass. Rincari che, con oltre 32 milioni di auto assicurate in Italia, hanno determinato, nell’ultimo biennio, una stangata di oltre due miliardi di euro».

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