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«Palermo, mon amour», in crescita gli acquisti di immobili da parte di stranieri

Compravendite non sempre facili e a rischio, nasce un team di esperti. Quattro avvocati al fianco degli stranieri che investono in Sicilia

Turisti innamorati della Sicilia. Innamorati a tal punto che c’è anche chi molla tutto per vivere nella parte più a sud dell’Italia. Ma non sempre le compravendite sono facili o vantaggiose ed è per questo che lo studio legale Palmigiano e Associati ha deciso di dedicare una fetta della propria attività assistendo e fornendo consulenza ai turisti rapiti dal fascino siciliano, per scongiurare trappole e «fregature». Così, grazie a un team di avvocati, c’è chi da Bruxelles ha messo radici a Ispica, con l’unico desiderio, post Covid, di lavorare in smart working in una villa fronte mare. O ancora, una coppia di francesi che ha lasciato la città dell’eterno amore per vivere a due passi da Palazzo dei Normanni, a Palermo, stregati dal lusso e dalla storia del Palazzo Reale.

Gli stranieri che scelgono di investire nell’Isola, secondo una indagine dello studio legale, lo fanno innanzitutto per i prezzi accessibili (sia degli immobili ma soprattutto del cibo e dei servizi), oltre al fascino «decadente» della città. Ad avallare il passo finale, anche una buona connessione internet che consente di lavorare da remoto senza problemi. Normalmente la casa viene usata solo per alcuni mesi l’anno, ma come nel caso della villa ad Ispica, le eccezioni non mancano. Così come non mancano anche le denunce degli investitori stranieri, che nel questionario che sono chiamati a compilare appuntano anche gli aspetti negativi.

Nel caso di Palermo vengono valutati negativamente, in generale, i servizi della pubblica amministrazione (servizi sanitari e immondizia ad esempio), l’inquinamento acustico in determinate zone e la scarsa conoscenza della lingua inglese in alcune agenzie immobiliari e nelle strutture pubbliche.

Nello studio legale, per questo servizio, è stato creato un dipartimento con quattro avvocati, capitanato da Alessandro Palmigiano, coadiuvato da Rosa Guttuso, che si occupa di assistere stranieri che vogliono fare investimenti o acquistare case in Sicilia o nel resto d’Italia (per questa ragione è stata creata una sede secondaria dello studio in Umbria). Gli acquisti di immobili sono sfaccettati e vanno dall’appartamento «importante» in città, alle ville al mare, alle case economiche in città o nei paesi siciliani.

«Il nostro compito - spiega Palmigiano - è, in primo luogo, quello di far capire agli stranieri la mentalità delle persone e dell’amministrazione, controllare poi la documentazione, anche grazie a una squadra tecnica. Se occorre, agevoliamo anche logisticamente la trattativa e l’atto notarile. Spesso abbiamo sconsigliato investimenti o acquisti perché vi erano situazioni debitorie elevate o, nelle case, abusi di vario tipo. In tanti altri casi, siamo riusciti a far realizzare l’affare».

Ad effettuare gli investimenti, sono stranieri quasi sempre benestanti o anche imprese europee o statunitensi. «Non sono turisti occasionali che rappresentano un beneficio “mordi e fuggi” per l’economia locale, ma stranieri felici di vivere o lavorare nella nostra città», continua il legale.

Tra i recenti casi, c’è anche quello di un professionista francese che ha deciso di acquistare in centro storico a Palermo, dove vive per alcuni mesi all'anno, viaggiando per lavoro. Altre mete apprezzate sono Marsala, Cefalù e Taormina.

A Palermo sono stati sconsigliati acquisti considerati dagli esperti «a rischio». Come quello, ad esempio, che ha visto protagonista una coppia svedese che stava acquistando un immobile vicino a Bagheria con tanti abusi edilizi. Un’altra vicenda a Palermo ha riguardato invece un fratello e una sorella americani che stavano per acquistare un immobile, scoprendo solo grazie all’analisi della documentazione che al momento del rogito l’appartamento sarebbe stato affittato, e i nuovi acquirenti avrebbero potuto usare la casa solo dopo molti anni.

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