Salgono a quattro le borse di studio donate grazie a Sicindustria Palermo a studenti meritevoli che non avrebbero avuto la possibilità di proseguire il percorso scolastico. Dopo le prime due di aprile, il presidente Giuseppe Russello ha deciso di utilizzare l’intera somma raccolta durante una cena di beneficenza per dare ad altri due giovani un’occasione ed evitare loro di ritrovarsi, già a 14-15 anni, a dover cercare un lavoro o, peggio, a valutare come alternativa la strada e il rischio di finire tra le braccia della criminalità.
Il progetto, nato da un’idea di padre Antonio Garau, parroco di San Paolo Apostolo a Borgo Nuovo, e portato avanti dall’associazione “Giovani 2017 3P Onlus” guidata da Gemma Ocello, è stato sposato da Sicindustria Palermo e si inserisce tra gli interventi realizzati nell’ambito delle attività prese in carico dagli imprenditori in occasione della cena di solidarietà del 9 giugno 2023, in cui grazie alla segnalazione del Comune di Palermo sono stati messi all’asta una serie di problemi della città. Le prime due borse erano state donate dalla Euromanager Sanità di Francesco Ruggeri e dalla Italtekno srl di Guglielmo Speciale. Anche le nuove donazioni – sostenute con i fondi raccolti durante la cena (4.500 euro) – sosterranno due studenti delle scuole superiori, che saranno accompagnati lungo tutto il percorso scolastico grazie all’acquisto di libri e materiale didattico e all’affiancamento di un tutor che seguirà il rendimento. L’assegno è stato consegnato dal vicepresidente di Sicindustria Palermo, Rino Alessi.
Al termine del percorso scolastico, i profili degli studenti saranno segnalati a una vasta platea di aziende. «Da mesi – spiega il presidente Russello – ci chiedevamo come impegnare le quote di partecipazione raccolte durante la cena per fare qualcosa di utile. Quando padre Garau ci ha parlato di questo progetto ne abbiamo apprezzato il valore e abbiamo deciso di destinare anche queste somme al recupero e al supporto di giovani talenti che non hanno le stesse opportunità di tanti altri coetanei. La città, purtroppo, ha bisogno di tanti interventi, ma prima di pensare a una panchina o a un elemento di arredo, riteniamo che abbia più senso investire sul capitale umano e su chi poi dovrà prendersi cura del bene comune. Se puntiamo sulle nuove generazioni, se educhiamo i cittadini al rispetto della loro terra, sarà più semplice piazzare una panchina e sperare che duri. E sarà più facile preservare e valorizzare le bellezze di questa città».
«Questo – dice padre Garau – è solo il primo tassello di un percorso più articolato. Mi piacerebbe infatti estendere questo progetto a un numero sempre più alto di aziende che decidono di sostenere i talenti della città, creando un’ulteriore connessione tra scuola e mondo imprenditoriale in modo da dare un’opportunità e un futuro migliore per ragazzi meritevoli e in condizioni di povertà educativa. Solo così si può sottrarre manovalanza alla criminalità».
Per il sindaco Roberto Lagalla questa è un’ulteriore dimostrazione di quanto utile possa essere, anche dal punto di vista sociale, il confronto tra l’amministrazione e le realtà produttive del territorio. «Esprimo il mio apprezzamento nei confronti del Presidente di Sicindustria Palermo Giuseppe Russello, il quale ha voluto destinare ulteriori risorse per altre due borse di studio per giovani di Borgo Nuovo, grazie al progetto segnalato da padre Garau che l’amministrazione ha voluto subito sposare. Il pubblico e i soggetti privati – aggiunge Lagalla – insieme possono fare tanto per la città e questa è un’importante operazione dal punto di vista sociale ed educativo. L’intesa con gli industriali siglata nei mesi scorsi ha portato anche a investimenti su beni materiali, come ad esempio la ristrutturazione di un campo di calcetto allo Sperone, ma sono convinto che anche sostenere i giovani nei loro percorsi di formazione siano investimenti che possono portare beneficio alla città e di questo ringrazio gli imprenditori che stanno sostenendo questa iniziativa».
Nella foto il vicepresidente di Sicindustria Palermo Rino Alessi con padre Antonio Garau
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