Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

La storia degli edifici immagazzinata nei dati: arriva il sistema Bim, chiesto alla Regione Siciliana un albo delle figure specializzate

L'obiettivo, spiega il Comitato nato per promuovere questa tecnologia, è accelerare l'adesione alla normativa sul Pnrr per le strutture della pubblica amministrazione

Prende piede la tecnologia Bim, acronimo che indica il building information modeling, ovvero il sistema informativo digitale delle costruzioni (composto dal modello 3D integrato con i dati fisici, delle prestazioni e funzionali di ciascun edificio). Esiste già il Comitato Bim 2025 Sicilia, presieduto da Ludovico Gippetto, che ha deciso di scrivere al presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ed all’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò, per chiedere l'istituzione di un Albo delle figure professionali certificate del Bim.

Sarebbe il primo in Italia, spiega una nota, nella quale si legge che l'iniziativa vuole «portare all’attenzione delle autorità e della comunità una questione cruciale per lo sviluppo e l’efficienza del settore delle infrastrutture nella nostra regione. Con l’obiettivo di garantire una transizione efficace verso il Bim nella pubblica amministrazione, in linea con gli obiettivi di modernizzazione e innovazione del settore».

Il Comitato ricorda come un decreto del 2021 introduce una diversa tempistica per l’adozione dei metodi e degli strumenti elettronici di modellazione (modeling) per l’edilizia e le infrastrutture negli appalti pubblici, premiando l’uso del Bim negli appalti pubblici finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e da quello nazionale complementare (Pnc).

«L’implementazione del Bim nella pubblica amministrazione - dichiara Gippetto, presidente del comitato e manager dell'organizzazione e condivisione dei dati (Cde, common data environment) - rappresenta un passo fondamentale verso la digitalizzazione delle procedure, fortemente incentivato dall’Europa. La metodologia Bim, se correttamente applicata, consente di ottimizzare i flussi di lavoro, controllare i processi, ridurre tempi e imprevisti e conseguentemente ridurre i costi di progettazione, costruzione e gestione del patrimonio immobiliare. La digitalizzazione diviene il motore per modernizzare l’intero sistema dei contratti pubblici, con un “ecosistema nazionale di approvvigionamento digitale”. Nonostante i benefici comprovati - continua Gippetto -, l’utilizzo del Bim da parte della domanda pubblica in Italia risulta ancora difficoltoso per mancanza di schemi ministeriali, guide Bim, formazione del personale tecnico e amministrativo degli enti locali e fondi adeguati».

Nella richiesta del Comitato si chiede l'istituzione di un albo che riconosca alcune figure cardine: Bim specialist, Bim coordinator, Bim manager, Cde manager, legal Bim. «Queste figure - sottolinea la lettera inviata a Schifani e Aricò - sono essenziali per la gestione e l’implementazione del Bim nei progetti di costruzione, garantendo efficienza, qualità e conformità dei processi e delle informazioni».

 

Caricamento commenti

Commenta la notizia