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Palermo, dalla Kalsa al mercato di Ballarò: dall’Ue i soldi per pavimenti e strade

Gli interventi con il contributo dell'Unione Europea

Recupero di strade e marciapiedi, ma anche rilancio degli spazi aperti di uno dei centri storici tra i più grandi d'Europa. Ammontano a 25 milioni di euro i fondi monitorati da OpenCoesione sul fronte della riqualificazione urbana delle pavimentazioni storiche di Palermo. Dalla Kalsa allo storico mercato di Ballarò, il recupero del cuore del centro passa anche dalla manutenzione e dal rifacimento di strade e marciapiedi. Un elemento cruciale per lo sviluppo e il benessere di una città che è sempre più aperta al mondo.

OpenCoesione ha avviato il monitoraggio su opencoesione.gov.it. Viene offerta una panoramica dettagliata sull'allocazione e sull'utilizzo dei fondi per i progetti di sviluppo territoriale. Nel sito sono accessibili informazioni cruciali quali le risorse programmate e realmente spese, le localizzazioni specifiche dei progetti, gli ambiti tematici trattati, gli enti responsabili della programmazione e dell'attuazione, oltre ai tempi di realizzazione e ai dettagli sui pagamenti effettuati. È possibile accedere a informazioni dettagliate sui vari progetti finanziati, seguire il loro stato di avanzamento e partecipare attivamente alla vita democratica sollecitando miglioramenti nei processi di programmazione e attuazione dei progetti stessi. Inoltre, OpenCoesione incoraggia l'engagement civico e il riuso delle informazioni disponibili per iniziative di partecipazione, contribuendo così a creare una base di conoscenza condivisa che supporta la trasparenza e l'efficienza nella gestione dei fondi pubblici.
Intanto sul fronte della riqualificazione urbana delle pavimentazioni storiche di Palermo, il costo pubblico monitorato sul portale di OpenCoesione ammonta a oltre 25 milioni di euro. Per quando riguarda l'aspetto dei pagamenti sono pari a quasi novemila euro. Secondo lo stato di avanzamento del progetto, la data di partenza dei lavori è stata fissata per il primo aprile di quest'anno. Il tutto si dovrebbe concludere il 31 marzo del 2027.

Il Comune ha, intanto, diffuso lo stato di avanzamento del cronoprogramma del «Progetto integrato di riqualificazione e rigenerazione del centro storico di Palermo», finanziato dal Ministero della Cultura per un importo di di quasi 74 milioni di euro attraverso il Contratto Istituzionale di Sviluppo.
Sono entrati in fase attuativa il lavori, per complessivi 25 milioni, relativi ad alcuni importanti interventi di riqualificazione urbana delle pavimentazioni storiche degli spazi aperti che saranno realizzati attraverso accordi quadro.

Si sono già concluse le gare per l’assegnazione di 4 macro-lotti alle ditte. Le aree oggetto d'intervento sono la Kalsa, Ballarò, Piede Fenicio che comprende piazza del Parlamento, via del Bastione e piazza della Pinta; ma anche piazza San Giovanni Decollato, piazza Santa Chiara, piazzetta dei Martiri. C'è poi l'area Teatro Massimo che comprende via Trabia e via Bandiera, piazzetta San Basilio, via Sant’Agostino.

«Si è deciso di porre particolare attenzione all’area Kalsa-Magione - si legge sul sito del Comune di Palermo - sia perché oggetto di richieste dei comitati civici e della comunità locale, sia perché in quest’area si concentrano già alcune importanti centralità urbane (lo Spasimo, l’Oratorio di San Mattia, Palazzo Butera, lo Steri, il Teatro Garibaldi, l’Oratorio dei Bianchi) e a breve verranno restaurati e destinati a importanti funzioni sociali e culturali l’ex Convento delle Artigianelle e l’ex Collegio della Sapienza, accompagnati dalla riqualificazione delle mura delle cattive e del parco del Foro Italico, insieme all’Autorità Portuale, e da interventi per il miglioramento delle aree per lo sport o la convivialità.

A questi interventi pubblici si affiancano alcuni importanti interventi privati in corso di redazione, a partire dalla disponibilità operativa dell’Ance di completare il recupero di Palazzo Forcella-De Seta insieme al restauro di Porta dei Greci. Anche il restauro in itinere di Palazzo Piraino, come estensione del progetto culturale ed educativo di Palazzo Butera, è un importante azione per le sue caratteristiche di centro internazionale di formazione culturale e di promozione delle imprese artigianali e creative».

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