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Palermo, l'erede chiede a vuoto gli estratti conto del padre morto: la banca condannata a consegnarli e a pagare le spese legali

L'istituto non aveva risposto alle lettere del figlio del cliente defunto. Il tribunale ha previsto anche un esborso di oltre duemila euro

Il Palazzo di giustizia di Palermo

Ancora una volta il consumatore è stato costretto a rivolgersi ad un avvocato per tutelare i propri diritti, in questo caso per avere copia di tutti i conteggi trimestrali del conto corrente del padre defunto. Ne dà notizia l'avvocato Andrea Pace di Palermo, attraverso un comunicato stampa.

Presentata la dichiarazione di successione, riferisce il legale, il figlio del titolare del conto, l'ha inviata alla banca di cui il padre era stato cliente, richiedendo la copia degli estratti conto per averne conoscenza. La banca però non ha risposto alle richieste né alle ulteriori raccomandate inviate dall’erede, «violando - si legge nella nota - i diritti del cittadino e soprattutto la norma prevista dall’articolo 119 del Testo Unico Bancario, che pone a carico della banca l’obbligo di periodica comunicazione che rappresenti la situazione del momento nel rapporto con il cliente ed il diritto di ottenere la documentazione di ciascuna operazione registrata sull’estratto conto anche per i suoi eredi».

Il legale ha così contestato con una pec la condotta omissiva della banca e non avendo avuto risposta, ha presentato la richiesta di decreto ingiuntivo al tribunale di Palermo lo scorso 28 maggio, affinché ordinasse all’istituto di credito l’immediata consegna di quanto richiesto, facendo presente che tutte le sentenze emesse dalla giurisprudenza in casi simili hanno statuito che «il diritto previsto dal quarto comma dell’articolo 119 Tub si configura come un diritto sostanziale, (….); che il diritto alla consegna della documentazione bancaria trova referente normativo, oltre che nel citato art 119 Tub, anche nel dovere generale di buona fede nella esecuzione del contratto, scolpito nell’articolo 1375
c.c. (….)».

Dopo pochi giorni, il 5 giugno, il tribunale ha accolto il ricorso e ha ordinato alla banca di consegnare immediatamente tutti gli estratti conto già da tempo richiesti, condannandola al pagamento delle
spese legali, pari a 2.094 euro, relative alla parcella dell'avvocato e ai costi dell'istanza di decreti ingiuntivo. «È passi costante nel nostro ordinamento - afferma Pace -  che ogni cittadino ha diritto ad ottenere dalla propria banca copia di tutta la documentazione sottoscritta (ad es. copia di contratti, di bonifici, di ogni operazione effettuata, di atti sottoscritti, etc., senza limitazione alcuna) in base all’obbligo di buona fede, correttezza e solidarietà che è a carico dell’istituto bancario».

Il comunicato dell'avvocato Pace non indica il nome della banca.

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