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Cisl Sicilia corteo e sit in a Palermo: no alla privatizzazione delle Poste

Oltre 500 impiegati hanno espresso la propria ferma opposizione al progetto ventilato dal governo Meloni

Oltre 500 impiegati postali siciliani hanno espresso la propria ferma opposizione alla paventata privatizzazione di Poste Italiane ventilata dal Governo Meloni. Oggi in una manifestazione di protesta a Palermo hanno ribadito il loro profondo attaccamento all’azienda e ai loro clienti, garantendo al contempo tutti i servizi postali sul territorio con uffici aperti e regolari consegne di posta e pacchi. Nei prossimi giorni organizzeranno ulteriori iniziative di sensibilizzazione per informare i cittadini sui rischi concreti della privatizzazione di Poste Italiane». Lo dice il segretario regionale Slp Cisl Sicilia Maurizio Affatigato.

«Nonostante il grande senso di responsabilità che ci ha spinto a non creare disagi ai cittadini e alle imprese - prosegue - non possiamo rimanere inerti di fronte a questa nuova minaccia alla nostra azienda e al servizio pubblico essenziale che essa rappresenta“ La cessione del 30% del capitale azionario detenuto dal Mef, come ipotizzato dal governo, rappresenterebbe un passo decisivo verso la completa privatizzazione di Poste Italiane. “Un’operazione che - secondo Affatigato - avrebbe conseguenze drammatiche per il Paese e comporterebbe tagli al personale e alla rete di uffici postali con un inevitabile peggioramento dei servizi offerti ai cittadini, soprattutto nelle aree rurali e periferiche. Inoltre i costi dei servizi postali subirebbero un rialzo significativo, rendendoli meno accessibili per le fasce più deboli della popolazione: La privatizzazione si tradurrebbe inoltre in una drastica riduzione del personale con migliaia di posti di lavoro a rischio».

«Siamo profondamente preoccupati - ha aggiunto il segretario confederale Cisl Sicilia Sebastiano Cappuccio - per il futuro di Poste Italiane e per il servizio pubblico che essa garantisce. Chiediamo al governo di rivedere la sua posizione e di salvaguardare un’azienda fondamentale per il Paese».
Oltre alla protesta odierna, i postali siciliani annunciano che nei prossimi giorni terranno ulteriori iniziative di sensibilizzazione per informare i cittadini sui rischi concreti della privatizzazione di Poste Italiane.

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