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Ancora dubbi sulla stabilizzazione degli ex Pip, rinviata l'assunzione di venti disabili di Emergenza Palermo

Era fissata per il 2 maggio la firma del loro contratto di lavoro alla Sas, società partecipata della Regione Siciliana, ma un rimpallo burocratico sta facendo slittare la data

Avrebbe dovuto essere una speciale festa dei lavoratori per tutti gli ex Pip di Palermo ed invece si addensano le ombre di un passato segnato da una logorante attesa.

Innanzitutto, ci sono i venti disabili del bacino Emergenza Palermo. Era fissata per il 2 maggio la firma del loro contratto di lavoro in Sas, Servizi ausiliari Sicilia, società partecipata della Regione. Un rimpallo burocratico sta facendo slittare la data. La Sas e il Centro per l’impiego la pensano diversamente sulla necessità che serva un nulla osta. «Una questione che ha già fatto slittare una prima volta le assunzioni - spiega Mimma Calabrò della Fisascat Cisl - e i cui contorni hanno del paradossale. Si sblocchi questa pratica e si prosegua con tutte le altre stabilizzazioni».

Sas ha già assunto 740 persone. L’impegno era di ricollocare entro maggio 992 lavoratori per giungere a 1.166 entro giugno. Aggiunge Calabrò: «Non vorremmo che i lavoratori si ritrovassero schiacciati sotto il peso delle pastoie burocratiche - aggiunge la sindacalista - il doveroso percorso di stabilizzazione non deve fermarsi. Chiediamo al presidente della Regione, Renato Schifani, di intervenire, come ha fatto finora, per trovare una sintesi e fare rispettare la tabella di marcia. Serve un cronoprogramma definitivo per la ricollocazione di tutti i lavoratori. In caso contrario siamo pronti a tornare in piazza».

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