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Palermo, il primo giorno di lavoro per 745 ex Pip: «Dopo 20 anni un vero contratto»

Atto finale di un percorso sostenuto dalla Regione Siciliana che si è sbloccato lo scorso luglio con uno stanziamento per il triennio 2024-2026 di 22,5 milioni

Sorrisi e volti finalmente distesi. I primi 745 lavoratori delle 1162 unità del bacino ex Pip «Emergenza Palermo» escono da una condizione di precariato che li ha ingabbiati per oltre vent’anni e oggi (3 aprile) si recano sui posti di lavoro con in mano un vero e proprio contratto, «come lavoratori di serie A», sottolinea Mimma Calabrò della Cisl Fisascat.

La sindacalista ha seguito da vicino le storie e le battaglie dei lavoratori, condividendo con loro il percorso che ha portato a questa storica stabilizzazione: «Facevano già le stesse cose che faranno adesso - prosegue - ma oggi con un contratto Ccrl e la dignità lavorativa».

Ma la lotta non si ferma: «Intanto dobbiamo colmare il numero dei 1162 per cui il decreto era già stato fatto. Ho chiesto fin da subito che venga ripreso il tavolo tecnico perché dobbiamo mettere in campo tutte le azioni operative, tecniche e legislative affinché la rimanente parte venga assorbita in tempi rapidi».

Il procedimento è stato avviato dalla Sas e rappresenta l’atto finale di un percorso sostenuto dalla Regione Siciliana che si è sbloccato lo scorso mese di luglio con uno stanziamento per il triennio 2024-2026 di 22,5 milioni di euro. «Dopo quasi ventiquattro anni di precariato - racconta Rosalia Bellante, impiegata al Fondo Pensioni della Regione in viale Regione Siciliana - sono finalmente felice: almeno oggi abbiamo una dignità lavorativa, anche se con un contratto part-time che speriamo di migliorare in futuro, ma lavoriamo da lavoratori veri. Finalmente torno a casa da mia figlia e posso dire "oggi ho lavorato con un contratto firmato". La vera festa però - tiene a sottolineare - sarà quando anche l’ultimo dei nostri colleghi avrà firmato il contratto».

Su questo ultimo aspetto, Calabrò non arretra neanche di un centimetro: «Vogliamo tempistiche certe - dice - lotteremo fino a quando tutti avranno la penna in mano per firmare il contratto». «Io da 23 anni non sono messo in regola - spiega Antonino Tortorici - rischio dei andare in pensione senza soldi».

nel video le interviste a: Mimma Calabrò della Cisl Fisascat; Rosalia Bellante, ex Pip adesso impiegata al Fondo Pensioni della Regione Siciliana; Antonino Tortorici, ex Pip in attesa di contratto

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