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Torna Sicilia en primeur, anteprima del vino dell’Isola: i bianchi trainano l’export

L'evento è in programma a Cefalù dal 9 all’11 maggio

Secondo vigneto d’Italia per estensione, con 95.760 ettari coltivati e la prima regione per superficie vitata bio: sono solo alcuni dei dati che emergono dall’Osservatorio sulla competitività delle Regioni del Vino - Sicilia, realizzato da Nomisma Wine Monitor in collaborazione con UniCredit. Numeri sciorinati questa mattina (29 aprile) durante la presentazione della ventesima edizione di Sicilia en primeur, l’annuale anteprima dei vini siciliani organizzata da Assovini Sicilia, in programma a Cefalù dal 9 all’11 maggio. Cultivating the future, il tema della kermesse, che ripercorrerà le tappe più significative di Assovini Sicilia, proiettandosi verso il futuro.

«Sarà un’edizione speciale - ha commentato Mariangela Cambria, Presidente di Assovini Sicilia - con un doppio compleanno: venticinque anni dalla fondazione di Assovini Sicilia e vent’anni anni dalla prima edizione di Sicilia en Primeur. L’associazione, che oggi riunisce cento aziende vitivinicole, è protagonista della storia della vitivinicoltura siciliana e della sua rivoluzione, grazie alla straordinaria visione dei suoi fondatori e all’impegno dei successori e delle aziende che in questi anni hanno lavorato per promuovere il vino siciliano come ambasciatore culturale nel mondo, valorizzando la diversità del continente vinicolo siciliano».

Il 2023 è stato un anno complesso per il settore del vino, con un calo nelle importazioni a livello mondiale: al timore degli importatori che si potessero spezzare le catene di approvvigionamento, che ha portato ad un overstock (quella situazione in cui le scorte di materie prime e dii prodotti finiti stoccati in magazzino risultano in eccesso rispetto alla domanda), si sono aggiunti gli effetti del rallentamento economico e del calo nella capacità di spesa dei consumatori, messa sotto pressione da fenomeni inflattivi.

A trainare la Sicilia ci pensano comunque i vini bianchi e le colture biologiche. L’Isola ha resistito alla contrazione dei raccolti di uve dell'ultima vendemmia dovuta agli eventi climatici estremi e all'attacco della peronospora. Sul fronte delle esportazioni in Sicilia nel 2023, flettono le esportazioni di vini rossi DOP (-4%) mentre cresce l’export di vini fermi bianchi DOP (+ 7%). L’export di vini bianchi DOP siciliani cresce negli Stati Uniti (+29%), seguito dal Canada (+13,9%) e dalla Germania (+6,8%). Per i rossi DOP siciliani la maggiore crescita dell’export si ha con la Francia (+7,5%), seguito dal Regno Unito (+6,8%).

«Lo studio UniCredit-Nomisma mette in luce un mercato globale e domestico del vino in continua evoluzione - spiega Salvatore Malandrino, Regional Manager Sicilia di UniCredit - sia per ragioni interne al settore che per dinamiche più ampie afferenti alla sfera economica e geopolitica. Proprio per questo UniCredit si è impegnata a rinnovare la gamma di strumenti di sostegno per il settore, da affiancare al tradizionale supporto creditizio. Penso per esempio al plafond da 1 miliardo di euro - ha continuato - nell’ambito dell'iniziativa UniCredit per l'Italia'a supporto degli investimenti delle imprese agricole e agroalimentari, alle emissioni obbligazionarie di minibond e al rinnovato assetto della nostra rete con la presenza di gestori e specialisti agribusiness, che sono in grado di supportare in modo ancora più mirato le realtà del settore».

Saranno oltre cento i giornalisti, tra stampa italiana ed estera, che parteciperanno alla kermesse; a questi si aggiungono cinquantanove aziende associate e la presenza di Pietro Russo, neo Master of Wine, insieme a professionisti del settore che guideranno i seminari tecnici in programma.

Nel video le parole di Mariangela Cambria, presidente di Assovini Sicilia, Jose Rallo, amministratore delegato di Donnafugata e Salvatore Malandrino, regional manager Sicilia di UniCredit

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