Il tribunale di Palermo dichiara la liquidazione giudiziale per la Mare Resort, la società del gruppo Corvaia che gestiva l’Hotel delle Palme di Palermo. La decisione al termine della procedura di concordato preventivo che era stata richiesta dai Corvaia stessi. Sono stati nominati due curatori, che si occuperanno della gestione provvisoria dell’attività, che non subirà alcuna conseguenza. La liquidazione giudiziale è la procedura che sostituisce il fallimento ed è finalizzata a liquidare il patrimonio dell'imprenditore insolvente, ripartendo il ricavato in favore dei creditori sulla base della graduazione dei loro crediti. Nei giorni scorsi l'immobile dell'hotel è stato acquisito dal gruppo Mangia's.
Un buco da 25 milioni
Le criticità per la Mare Resort iniziano già lo scorso anno quando non ha pagato in maniera compiuta ad una società di costruzioni alcuni lavori per gli impianti del Grand Hotel delle Palme e la ristrutturazione di alcune villette nel resort a Mazzaforno, alle porte di Cefalù. Tutto messo nero su bianco nella sentenza della quarta sezione civile e procedure concorsuali del Tribunale di Palermo emessa dal Giuseppe Rini (presidente), Maria Cultrera (giudice relatore) e Vittoria Rubino (giudice). E’ stata una società incaricata dei lavori a ricorrere al tribunale dal momento che i pagamenti mensili pattuiti (per un totale di 1,3 milioni di euro) che dovevano scattare nel gennaio del 2023 e fino all’agosto del 2028 non erano stati corrisposti con regolarità. Il tribunale ricostruisce che il primo pagamento della Mare Resort è del maggio scorso per 135 mila euro. Lo stesso contratto stabiliva che in caso di un ritardo nel pagamento di una sola rata il creditore poteva chiedere l’intero importo. E così è stato fatto ma senza ottenere quanto dovuto. Inoltre Mare Resort era già stata condannata a pagare con sentenza del tribunale di Palermo (226/2024) oltre 8 milioni di euro ad una società immobiliare di Milano per canoni di locazione e ritardi nella gestione di un’altra struttura alberghiera. Questo stato dei conti, insieme ad un debito di 5,7 milioni con l’agenzia delle entrate; 3,4 milioni nei confronti di Inps; 7,5 milioni nei confronti dei fornitori (dati desunti dalla situazione economico patrimoniale al 31 dicembre 2023 depositata da Mare Resort). e la cessazione dell’attività di impresa inerente il ramo di azienda alberghiera di Taormina, riferita dal rappresentante della società nella nota depositata il 15 marzo 2024, nonché l’ordine di rilascio immediato dell’immobile emesso nella sentenza del Tribunale di Palermo, Sezione II Civile in data 16 gennaio 2024, «rende palese la situazione di incapacità strutturale e non transeunte della società a far fronte alle proprie obbligazioni con i normali mezzi di pagamento», come scrivono i magistrati che hanno anche revocato il provvedimento collegiale del 18 marzo 2024, con cui aveva concesso, su richiesta della Mare Resort, il termine perentorio di 60 giorni sessanta per il deposito della proposta di concordato preventivo.
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