Fondi per 10 milioni alla Sicilia per la comunicazione e l’autonomia degli studenti nelle scuole e 20 milioni per la formazione di figure professionali, sanitarie e sociali. Lo ha annunciato il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, che ha partecipato oggi al convegno «Lavoro che cura, lavoro che include», organizzato da LegaCoop Sicilia e LegaCoopSociali, al cinema De Seta ai Cantieri Culturali alla Zisa a Palermo. Una giornata che ha riunito tutte le parti in causa per un lavoro di squadra e di cooperazione. Sono state condivise le best practice e ascoltati i bisogni delle persone con disabilità. Così si è dato il via ad una sinergia con un unico obiettivo: mettere in campo strategie per un progetto di vita personalizzato e partecipato, pensato e costruito attraverso un approccio centrato sulla persona, con le sue esigenze, i suoi desideri e le sue potenzialità.
«In Sicilia arriveranno nei prossimi mesi quasi 10 milioni di euro, risorse che prima non sono mai state ripartite – ha annunciato il ministro Locatelli - per l’autonomia e la comunicazione che vanno alle scuole tramite i Comuni e le Regioni. Proprio Palermo è beneficiaria del bando Periferie inclusive per lavorare in rete tra istituzioni e mondo del terzo settore e per cercare, anche attraverso le associazioni, di creare sperimentazioni virtuose, che partono dal mondo della disabilità ma toccano tutti quei territori che a volte sono molto penalizzati. Con i decreti attuativi della legge delega noi cambiamo veramente la prospettiva – aggiunge il ministro -. Ci sono le risorse per fare la formazione, a partire da quest’anno 20 milioni di euro per formare le figure professionali all’interno dell’Università, con Anci che si occupa dei Comuni e degli enti locali, con le Regioni per la parte sanitaria e con gli enti del terzo settore che a loro volta sapranno formare anche le famiglie».
Ad accogliere il ministro, in rappresentanza del Comune, c’era l’assessore alle Attività sociali, Rosi Pennino. «La presenza del ministro Locatelli è importante per restituire centralità al piano individuale di vita – commenta l’assessore - per parlare di quelle che sono le criticità che snodano attraverso le Uvm (unità valutativa multidiscilinare), per poter parlare di legge 112 e sopratutto di semplificazione di utilizzo delle risorse che guardano al mondo dei diritti delle persone con disabilità”. Quando parla di “criticità” della 112, l’assessore Pennino fa riferimento alla difficoltà di poter spendere al massimo le risorse “che sono legate principalmente al funzionamento delle unità di di valutazione multidimensionali che sono lente rispetto alla necessità di aggancio dei servizi – aggiunge Pennino -. Il piano individuale è complesso e va semplificato e va speso nel “durante di noi”. Va pensato anche per le situazioni di gravità sine die e non solo per le abilitazioni del potenziamento delle autonomie che portano alla capacità abitativa di ogni soggetto disabile».
Eleonora Vanni, presidente nazionale LegacoopSociali ribadisce l’importanza «della cura e dell’inclusione rispetto allo sviluppo del proprio progetto di vita in un contesto sociale e di inclusione lavorativa con l’elemento della continuità, della presa in cura delle persone non solo con i loro bisogni ma anche con i loro desideri e le loro aspirazioni. Il tema centrale rimane il lavoro”. Per Legacoop Sociali, “il ministro ha fatto un grande lavoro rispetto alla realizzazione della legge delega sulle persone con disabilità . C’è uno scoglio ancora grosso però che è quello dell’integrazione degli interventi in ambito sociale e sanitario e sopratutto di una integrazione delle risorse che devono finanziare in maniera univoca un progetto di vita con un badget di salute destinato alla persona» .
Nel video ministro Locatelli, assessore comunale Rosi Pennino e Eleonora Vanni, presidente nazionale LegacoopSociali
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