Anche soldi e lavoro per fare violenza contro le donne: oltre un milione e 300 mila donne in Sicilia, cioè circa una su due, ha subito almeno una volta una violenza economica. Un drammatico record nazionale che si intreccia inevitabilmente con la disoccupazione: nell’Isola lavora solo una donna su tre. Il tasso di occupazione femminile è del 30%, ben lontano dal 51% della media nazionale. I dati sono stati elaborati dal Centro studi regionale di Conflavoro sulla base di ricerche Ipsos e rilevazioni Istat. Con violenza economica si intende la sopraffazione sulla donna da parte dell’uomo che gestisce da solo il budget familiare, minaccia di non dare soldi alla partner, le chiede di giustificare le spese e le impedisce di lavorare e di avere una indipendenza economica.
Per aiutare le donne arriva il protocollo ‘Rinascita Donna’, promosso da Conflavoro con la sottoscrizione di Confsal e di Atisl, l’associazione ispettori per la sicurezza sul lavoro.
Conflavoro ha già la disponibilità da parte di numerose aziende ad assumere le donne in difficoltà. Grazie ad un accordo con gli enti che assistono le vittime di violenza, saranno verificate le competenze delle donne disponibili a lavorare che saranno poi formate a livello professionale e in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro dall’associazione degli ispettori Atisl. «Sono situazioni quotidiane dalle conseguenze tragiche ma spesso non denunciate per paura – commenta Giuseppe Pullara, segretario regionale e vice presidente nazionale di Conflavoro –. Così vogliamo aiutare le vittime di violenza a ritrovare la libertà».
L’analisi dedicata alle donne segna l’esordio pubblico del nuovo Centro studi di Conflavoro presentato a Palermo alla presenza dell’assessore regioanale alle Attività produttive, Edy Tamajo. «Uno strumento utile – spiega Pullara - per analizzare dati e norme, redigere dossier e proposte normative, supportare le aziende nello sviluppo di strategie di mercato». Giacomo Filippone è il presidente del centro, mentre Marcello Rossi presiede il comitato tecnico-scientifico. Il centro sta anche lanciando un audit per registrare i fabbisogni delle imprese siciliane.
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