Oltre ad essere una delle più giovani e innovative università italiane, la Kore di Enna rappresenta anche il simbolo di successo di una Sicilia che cresce, che si fa da sé, che costruisce nuovi modelli di sviluppo e nuovi ponti tra culture diverse. A 19 anni dalla sua fondazione, l’unica università non statale della Sicilia è diventata anche la quarta in Italia per il corpo docente, dopo Cattolica, Bocconi e San Raffaele, tutte di Milano. Un traguardo sul quale sicuramente nessuno avrebbe scommesso nel 2005, quando l’ateneo ennese nacque nel più piccolo capoluogo di provincia dell’Isola, così come quello conseguito due anni fa con l’ingresso nella Top Seven delle università non statali italiane per qualità della ricerca scientifica dei propri professori e ricercatori.
L’università di Enna ha conquistato le tappe significative del suo sviluppo anche per la scelta di investire decisamente nelle infrastrutture di ricerca, realizzate inizialmente attorno ad Ingegneria e Architettura e più recentemente nella scuola di Medicina e chirurgia e negli altri dipartimenti. Fra tutte le 31 Università non statali italiane, l’Università di Enna è la sola Università non statale ad avere contemporaneamente sia Medicina che i corsi di Ingegneria ambientale, informatica e aerospaziale, insieme con i più «classici» corsi di Giurisprudenza, di Economia, di Psicologia, Scienze motorie, Scienze della formazione, Scienze sociali. L’Università di Enna ha conquistato altri primati: è l’unica ad ospitare un Istituto Confucio a sud di Napoli; l’unica ad avere un vero simulatore di volo full-motion in tutta Europa; la prima università al mondo per le dimensioni della tavola vibrante del simulatore di terremoti (ben 40 mq); l’unica in Europa a contare due umanoidi Ameca, i robot con intelligenza artificiale più avanzati al mondo; la prima in Italia per gradimento degli studenti secondo i dati raccolti in forma anonima dal consorzio Alma Laurea di Bologna. Il modello di sviluppo universitario della Kore su piste non percorse da altri atenei si è rivelata vincente. L’Università di Enna ha potuto conseguire una dimensione territoriale vasta, che abbraccia tutta la Sicilia e registra significativi sviluppi fuori dalla regione, grazie al fatto di non avere ripetuto in scala ridotta la struttura delle tre università storiche della Sicilia, con le quali quindi è stato più semplice e produttivo stabilire ampia cooperazione, mentre sono divenute del tutto trascurabili le occasioni di competizione. Questo, perché la Kore ha cercato di occupare spazi scientifici e didattici complementari a quelli degli altri atenei siciliani, dando così un contributo alla crescita qualitativa, e non soltanto quantitativa, del sistema universitario dell’Isola.
La presenza dell’Università Kore di Enna nel nuovo centro di Via Lincoln 21 a Palermo, che condivide con l’Istituto Confucio, è un altro passo avanti dell’Ateneo nelle sue iniziative volte a sviluppare le relazioni internazionali al servizio della crescita culturale dei giovani siciliani nel contesto di una condivisione dei saperi nell’area mediterranea e in quella globale. La sede di rappresentanza della Kore a Palermo si aggiunge a quella già attiva a Siracusa da alcuni anni. Entrambe indicano la volontà di coniugare conoscenze umanistiche e innovazioni tecnologiche per dare vita, insieme alle altre Università siciliane, ad opportunità di incontro fra civiltà, culture e tradizioni diverse, nell’Isola che è baricentro del Mediterraneo, da parte di una città, quale è Enna, che è a sua volta baricentro della Sicilia.
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