Palermo

Venerdì 22 Novembre 2024

La nascita di Lincoln 21 a Palermo, Morgante: «Investiremo ancora nel digitale che sempre più rappresenta il futuro»

Il presidente Ses Lino Morgante con il sindaco Roberto Lagalla
Da sinistra Lino Morgante e il direttore responsabile Marco Romano
Lino Morgante con il presidente della Regione Renato Schifani
Renato Schifani e Lino Morgante
Renato Schifani e Lino Morgante
Andrea Malacrida, amministratore delegato di Adecco
Roberto Pancaldi, amministratore di Mylia
 
 
Da sinistra il generale Giuseppe Spina, il questore Vito Calvino e il generale Giovanni Truglio
Dario Mirri e Antonello Perricone
Il prefetto Massimo Mariani
Roberto Lagalla, Carolina Varchi, Lino Morgante, Renato Schifani e Marco Romano
 
Salvo La Rosa
Marco Romano insieme a Lino Morgante
Palermo.Francesco Tomasello, rettore dell’Università Kore di Enna

«Siamo il primo gruppo editoriale di Sicilia e Calabria, abbiamo il secondo telegiornale più visto a livello regionale e il primo a livello provinciale. Il nostro sito è il decimo più letto in Italia». Lino Morgante, presidente del gruppo Giornale di Sicilia Ses, svela i numeri prodotti giornalmente dal Telegiornale di Sicilia, Giornale di Sicilia, Gds.it ed Rgs: «Ci abbiamo messo il cuore e la testa facendo tutto ciò che fosse necessario. Abbiamo ricapitalizzato la società e immesso risorse importanti. Come gruppo Ses paghiamo annualmente dodici milioni di euro di stipendi per duecento lavoratori». L’inaugurazione della nuova sede del Giornale di Sicilia è stata l’occasione anche per parlare di futuro: «Abbiamo in mente una nuova veste grafica - ha spiegato Morgante - e proseguiremo con gli investimenti nel digitale, che sempre più rappresenta il futuro. Circa sette anni fa sentivo parlare di intelligenza artificiale e pensavo fosse una cosa lontanissima, oggi invece è realtà». Morgante ha poi ringraziato le aziende che «si sono unite a noi a scatola vuota - dice - è un progetto in cui abbiamo creduto molto e che ci ha portato aziende innovative come Adecco, Pharmap, che in dieci anni è cresciuta tantissimo e un’istituzione culturale come l’università Kore che vuole essere presente anche a Palermo».  

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