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Sport, teatri e musei in Sicilia: ecco chi avrà i fondi previsti con la Finanziaria regionale

Per la promozione dei prodotti dell'Isola 2 milioni e 708 mila euro. Per le iniziative di carattere culturale 1,9 milioni

Il Teatro Massimo di Palermo

Per lo «sviluppo della propaganda dei prodotti siciliani» l’Ars, presieduta da Gaetano Galvagno, ha stanziato 2 milioni e 708 mila euro. E per le iniziative di carattere culturale sono pronti altri 1,9 milioni. Per la promozione dei prodotti agricoli il budget è di un milione e mezzo e quello per le iniziative che dovrebbero incrementare i turisti nell’Isola è di 4 milioni e 666 mila euro. Sono alcuni dei contributi o degli «assegni in bianco» agli assessori approvati nell’ultima Finanziaria ed emersi ieri (15 gennaio) quando è stato diffuso il testo ufficiale degli emendamenti varati nella notte fra l’8 e il 9 gennaio.

La valanga di emendamenti dei deputati ha moltiplicato i contributi. Ci sono per esempio i 250 mila euro per l’Associazione per l’arte di Alcamo, i centomila per la fondazione Leonardo Sciascia, i 23.454 all’Aci di Palermo per le manifestazioni rievocative della Targa Florio. E poi c’è di nuovo il fondo da 4 milioni e 849 mila euro con cui finanziare il bando che mette in palio i contributi per le associazioni che una volta beneficiavano di aiuti a pioggia erogati con la storica Tabella H di cuffariana memoria. Il bando uscirà fra qualche mese.

In Finanziaria è entrato anche un bonus da 300 mila euro al Maas di Catania per la ristrutturazione del debito. Al Telefono Arcobaleno vanno 300 mila euro, alla comunità di Sant’Egidio 80 mila, alla missione Speranza e Carità di Biagio Conte 200 mila. Al Comune di Militello vanno 120 mila euro per il museo di San Nicolò. A Misterbianco 150 mila euro per l’evento Didacta. Al Comune di San Pier Niceto sono stati assegnati 70 mila euro extra rispetto ai fondi ordinari e al Comune di Santa Lucia del Mela 40 mila.

Il governo Schifani ha confermato tutte le voci di spesa che riguardano i disabili: oltre ai 170 milioni per le cure generali, pronti 35 milioni per l’assistenza scolastica e altri 5 per quella igienico-personale agli studenti non autosufficienti.

Per garantire gli aumenti di stipendio nei Comuni a sindaci, assessori e consiglieri deliberati nel corso del 2023 sono stati stanziati dalla Regione 7 milioni, uno in più dell’anno scorso: anche se l’Anci ha sempre calcolato che il costo degli aumenti è di 11 milioni, dunque il resto andrà trovato nei bilanci degli enti locali.

I capitoli di spesa più ricchi sono quelli dei teatri e degli enti culturali in genere. Al Bellini di Catania vanno 14,7 milioni, al teatro di Messina 4,8, al Biondo di Palermo 2,8, al Massimo (nella foto) 7,5, alla Fondazione Orchestra Sinfonica 8,2. Per l’Istituto nazionale del dramma antico di Siracusa stanziati 775.675 euro e per il Brass Group 562.600. Al teatro Pirandello di Agrigento vanno 245 mila euro. Taormina Arte avrà 1,3 milioni, le Orestiadi di Gibellina 486.500. Il Fondo per il Cinema vale 5 milioni e 44 mila euro e per i festival cinematografici ci sono 485 mila euro. Fin qui i vari finanziamenti. Mentre continua a far discutere la norma della Finanziaria che ha previsto l’assunzione alla Regione per le donne vittima di violenza. Ieri le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil hanno sollevato qualche dubbio sull’efficacia della norma evidenziandone «la lacunosità e l’inadeguatezza. In quanto introduce una discriminazione inaccettabile sulla base del tipo di danno (lo sfregio permanente al volto) come se le violenze che non si vedono fossero meno violente». I sindacati evidenziano anche che «va posta la giusta attenzione al capitolo dei minori delle donne vittime di violenza, per i quali deve essere garantita l’effettiva presa in carico e adeguate risorse».

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