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Prezzi in calo a Palermo, ma gli alimentari costano di più: +6,3% rispetto a un anno fa

Le rilevazioni dell’ufficio statistica del Comune, ecco tutte le variazioni. La riduzione maggiore nella divisione «Abitazione, acqua, elettricità e combustibili» (-22,7%)

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A Palermo l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale nel mese di dicembre ha fatto registrare una variazione congiunturale pari a -0,2% (-0,8% il mese precedente). Rispetto a dicembre 2022 la variazione tendenziale è scesa a -0,6% (0,0% il mese precedente). L’indice dei prezzi al consumo relativo ai beni ha fatto registrare una variazione tendenziale pari a -2,2% (-1,7% il mese precedente); l’indice relativo ai servizi una variazione annua pari a +2,3% (+3,3% il mese precedente). È quanto si legge in una nota dell’ufficio statistica del Comune di Palermo.

Rispetto al mese precedente, soltanto tre divisioni mostrano una variazione in aumento: «ricreazione, spettacoli e cultura» (+1,3%), «abbigliamento e calzature» (+0,1%) e «mobili, articoli e servizi per la casa» (+0,1%). La diminuzione maggiore si è registrata nella divisione «servizi ricettivi e di ristorazione“ (-1,1%). Passando alle variazioni rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, l’aumento più elevato si è registrato nella divisione: «prodotti alimentari e bevande analcoliche» (+6,3%), seguita dalla divisione «altri beni e servizi» (+3,0%). La riduzione maggiore nella divisione «Abitazione, acqua, elettricità e combustibili» (-22,7%).

L’inflazione di fondo (core inflation), ovvero al netto dei beni energetici e dei prodotti alimentari freschi, ha fatto registrare un incremento del 2,7%, in diminuzione rispetto al +3,5% del mese precedente. L’indice dei prezzi al consumo al netto dei soli prodotti energetici ha fatto registrare una variazione pari a +3,1% (+3,7% il mese precedente).

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