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Balestrate, 50 aziende e cittadini lanciano un modello di sviluppo: la cooperativa di comunità

Tra le nuove sfide quella dell’aggregazione delle aziende di frutta tropicale, il presidente della coop Vescovo: «Pensiamo al 2024 come anno del turismo delle radici, mentre nel 2025 la Sicilia sarà regione europea della gastronomia»

Enti locali in crisi e territori colpiti da spopolamento in Sicilia. In dieci anni l’Isola ha visto diminuire la propria popolazione di 310 mila residenti e questo non più solo nelle aree rurali. L’allarme di Confcooperative è stato raccolto dalla cooperativa di comunità di Balestrate che propone un nuovo modello di sviluppo.

È nata così da marzo una aggregazione di cittadini, professionisti e 50 aziende del territorio che promuovono e valorizzano le eccellenze locali salvaguardando i servizi e creando nuove opportunità di crescita in sinergia con gli enti di governo locale e del tessuto produttivo. Se n’è discusso all’evento «Il Natale della tradizione» promosso dalla coop di comunità Terre delle Balestrate con il contributo dell’assessorato regionale all’Agricoltura e il supporto di Confcooperative. Al resort Marina Holiday si è svolta una fiera con dibattiti, musica e degustazioni.

Tra le nuove sfide quella dell’aggregazione delle aziende di frutta tropicale in forte espansione. I coltivatori hanno discusso con i vertici di Confcooperative, Cesare Arangio e Daniele Amorosino e con l’imprenditore Alessandro Chiarelli, delle opportunità e delle potenzialità di nuove forme di consorzio. «Pensiamo al 2024 - spiega Riccardo Vescovo, presidente della cooperativa Terre delle Balestrate - come anno del turismo delle radici, mentre nel 2025 la Sicilia sarà regione europea della gastronomia».

Cesare Arangio, vicepresidente di Confcooperative Sicilia, ha ribadito «l’importanza di sostenere forme di aggregazione nei territori. A Balestrate abbiamo spiegato come le cooperative di comunità, attraverso una cooperativa di settore come quella del settore del mango, possano riuscire a coniugare la produzione agricola con la valorizzazione del territorio contestualmente con tante altre attività».

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