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Regione Siciliana, sulla manovra è braccio di ferro all'Ars fra governo e opposizioni

Per il Movimento 5 Stelle le norme sono scritte male. Per l'assessore Falcone «messi in sicurezza due dei quattro pilastri fondamentali della legge di stabilità»

È proseguito fino a mezzanotte il braccio di ferro tra governo e opposizioni in commissione Bilancio dell’Ars dove stamattina riprenderà l’esame del disegno di legge sulla stabilità. L’impasse si è sbloccato poco dopo le 22, quando su richiesta dei componenti delle opposizioni la seduta è stata sospesa e c’è stata una riunione con il presidente della commissione Daidone e i componenti della maggioranza, senza gli assessori Marco Falcone e Luca Sammartino.

Alla ripresa dei lavori sono stati approvati alcuni articoli, tra cui la riscrittura dell’articolo 18 . Ma proprio su questa norma, la minoranza attacca il governo. «Come è stata riscritta, scarica la responsabilità dell’antincendio sui sindaci che saranno messi sotto pressione col rischio che si creino debiti fuori bilancio», dice Nuccio Di Paola del M5s.

«Il governo ha solo un interesse, quello di completare il prima possibile la finanziaria, agli assessori non importa nulla di come sono scritte le norme - sostiene Di Paola - Falcone e Sammartino in commissione spingono solo per accelerare per rimandare all’aula le norme scritte male. Come opposizione ci stiamo prendendo i tempi previsti dal regolamento, ognuno di noi interviene su ogni articolo per 10 minuti ma non per fare ostruzionismo sterile ma per tentare di migliorare e modificare questa manovra, tutto questo in un contesto in cui la maggioranza è silente perché vittima del diktat del governo di velocizzare a tutti i costi. Ci sono norme che non possono essere attuate, ma a loro non importa. Inoltre per la prima volta non si parla di fondi extrare
gionali, non c’è un euro in questa manovra. Più volte abbiamo chiesto la presenza del presidente Schifani per spiegare cosa sta succedendo sui fondi extra regionali. Oggi cercheremo di far capire al governo la necessità di ritirare o modificare alcune norme perché questa finanziaria complicherà la vita ai Comuni e ai cittadini. Più il governo fa pressioni per accelerare più gli animi si accendono».

Ma il governo fornisce una versione del tutto diversa. «Dopo aver messo in sicurezza due dei quattro pilastri fondamentali della legge di stabilità - dice l’assessore all’Economia Marco Falcone -, ovvero gli investimenti sui Comuni e sul settore della forestazione, oggi in commissione Bilancio dell’Assemblea regionale siciliana sarà la volta delle norme sul contrasto al precariato storico e sulle misure a sostegno dell’economia e dello sviluppo. Prosegue l’esame della Finanziaria a Palazzo dei Normanni, mantenendo gli impegni che il presidente della Regione, Renato Schifani, ha assunto con i siciliani».
Per Falcone, «nel caso della misure sulla forestazione, tra le più strategiche approvate ieri, aumentiamo di ben 20 milioni lo stanziamento destinato alle azioni di tutela ambientale, conservazione e lotta agli incendi, destinando complessivamente al settore ben 287 milioni di euro», conclude.
Oggi l’esame della manovra riprenderà alle 11.30.

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