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La grande distribuzione come occasione di recupero delle aree abbandonate: da Palermo una via per la crescita economica e sociale

Federdistribuzione: «Il settore ha bisogno di investimenti mirati nelle infrastrutture di trasporto, come strade, porti e aeroporti»

La grande distribuzione può aiutare la crescita delle città. Ci sono almeno due modi per riqualificare un territorio, come è emerso oggi nel corso del dibattito dal titolo Il ruolo della Distribuzione Moderna in Sicilia, organizzato a Palazzo dei Normanni da Regione Siciliana e Federdistribuzione, l’associazione che da oltre sessant’anni riunisce e rappresenta le imprese de settore. Il primo strumento è quello del recupero e della valorizzazione delle aree urbane in disuso, come ha spiegato Luca Pellegrini, presidente di TradeLab, società di consulenza e analisi operativa partner delle imprese. La seconda opportunità è data dal miglioramento delle infrastrutture, tema sul quale si è soffermato Giovanni Arena, amministratore delegato del gruppo Arena, nonché presidente del gruppo VéGé e delegato di Federdistribuzione per la Sicilia.

«La collaborazione con le istituzioni regionale - ha detto Arena, rivolto al presidente della Regione Renato Schifani, che ha effettuato l'intervento con i saluti iniziali, e all'assessore alle Attività produttive Edy Tamajo, presenti al dibattito - è cruciale per semplificare la burocrazia e per promuovere l'avanzamento verso un contesto commerciale moderno. Sottolineo l'importanza di norme che favoriscano la modernizzazione del commercio, soprattutto ora che la normativa attuale appare obsoleta. Credo sia urgente e indispensabile effettuare investimenti mirati nelle infrastrutture di trasporto, come strade, porti e aeroporti, per facilitare il trasporto delle merci. Il supporto istituzionale è decisivo per stimolare l'innovazione nel settore, contribuendo così a rafforzare la competitività delle imprese locali rispetto alle grandi multinazionali, con benefici ampi per l'economia regionale».

La rigenerazione urbana, non a caso, è il tema sul quale ruota il confronto. «Le aziende della distribuzione moderna - ha dichiarato Carlo Alberto Buttarelli, presidente di Federdistribuzione - svolgono un ruolo fondamentale nel sistema socio-economico regionale, rappresentando la frontiera più avanzata del commercio. Il settore ha potenzialità importanti per lo sviluppo dell’economia dei territori, tanto più nell’attuale momento storico, caratterizzato da mutamenti di stili di vita e modelli di consumo, da nuove opportunità tecnologiche, dalla necessità di valorizzare gli interventi economici e le normative che arrivano anche dall’Europa. È quindi costante lo sforzo delle imprese del settore nel far coesistere l’indispensabile equilibrio economico d’impresa con i rilevanti investimenti sul territorio, anche in ottica di sostenibilità, con la creazione di valore sociale per le tante comunità collegate, generando occupazione e opportunità per le filiere produttive locali».

«Questo evento ha consentito un momento di riflessione sul ruolo della distribuzione moderna nella Regione Siciliana, sul potenziale che può esprimere per i nostri territori e le nostre filiere produttive - ha affermato l'assessore Tamajo -. Sono in corso processi di trasformazione industriale che produrranno nei prossimi anni possibili criticità di carattere economico-sociale, occupazionale, urbanistico-ambientale, commerciale e culturale. Intendiamo guidare questi processi, come istituzioni del territorio, più vicine all’esigenze della gente, delle imprese che vi operano e delle situazioni specifiche di mercato. Cercheremo quindi di mettere a diposizione gli strumenti normativi per accompagnare questa evoluzione, per promuovere l’innovazione del commercio».

L’intervento di Luca Pellegrini ha infine evidenziato come in un contesto nazionale socio-demografico in continuo mutamento, la riqualificazione dello spazio urbano diventi sempre più fondamentale e la distribuzione moderna rivesta un ruolo importante, spesso poco riconosciuto, nel valorizzare le aree cittadine in disuso. Gli investimenti delle imprese distributive nella rigenerazione urbana comportano effetti positivi, concreti e misurabili, stimolando la produzione delle filiere alimentari locali, che hanno così la possibilità di crescere e farsi conoscere anche al di fuori del contesto di origine. Le aziende, a giudizio del presidente di TradeLab, svolgono quindi in Sicilia un ruolo fondamentale anche per quanto riguarda la lotta al consumo di suolo.

 

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