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Palermo, hanno lavorato al Civico per l'emergenza Covid: il giudice respinge la loro richiesta di assunzione a tempo indeterminato

Il ricorso era stato presentato da tre precarie. Non sono riuscite a dimostrare che il rapporto con l'azienda ospedaliera fosse di natura subordinata

Il giudice del lavoro di Palermo ha respinto il ricorso di tre operatrici socio sanitarie che, avendo lavorato nel corso dell’emergenza Covid, hanno chiesto all’azienda sanitaria Civico di trasformare l’assunzione temporanea in lavoro a tempo indeterminato e il pagamento delle differenze retributive e del Tfr sin dalla data di inizio del rapporto di lavoro.

Le lavoratrici nel ricorso hanno sostenuto di avere svolto materialmente delle mansioni per l’azienda sanitaria, fin dalla data della sottoscrizione del proprio rapporto di lavoro, equiparate agli operatori socio sanitario come previsto dal contratto nazionale del lavoro. L’azienda ospedaliera Arnas diretta da Roberto Colletti si è opposta alla richiesta, assistita dall’avvocato Girolamo Rubino. «Le lavoratrici - spiega il legale - non avevano fornito alcuna prova che comprovasse la natura subordinata del rapporto di lavoro che era invece un rapporto di lavoro autonomo».

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