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Pip, per i primi mille precari storici di Palermo corsa al posto fisso sotto l’albero di Natale

Due bandi per stabilizzarli, domande da lunedì 6 al 15 novembre

La corsa al posto fisso è ufficialmente partita. Ma è accompagnata da polemiche che hanno tutta l’aria di preludere a una valanga di ricorsi.

La Regione siciliana ha pubblicato il bando per la stabilizzazione dei primi mille Pip, precari storici di Palermo, e tuttavia il testo che regola la selezione è contestato nella parte che assegna i punteggi per entrare in graduatoria.

In realtà i bandi per la stabilizzazione dei primi Pip sono due. Uno assegna 490 posti in categoria B (la penultima alla Regione), l’altro 502 in categoria A. Si tratta di posti a tempo indeterminato ma part time: l’impiego, anche se non specificato nel bando, dovrebbe essere di 20 ore settimanali a fronte delle 30 attuali.

E così il rischio è che, almeno inizialmente, lo stipendio base si abbassi: oggi ogni Pip incassa 870 euro al mese più 100 che compensano la perdita del bonus Renzi di qualche anno fa. Inoltre con gli assegni familiari in moltissimi superano ampiamente i mille euro.

Nel primo anno da assunti questa quota potrebbe abbassarsi anche se, d’altro canto, il posto fisso garantisce la tredicesima e scatti di carriera oggi inesistenti più bonus e premi di rendimento tipici dei regionali.

I bandi prevedono che le domande vadano presentate dal 6 al 15 novembre anche recandosi personalmente al Centro per l’impiego di via Praga.

Nella foto una protesta dei lavoratori Pip a Palermo

Un articolo completo di Giacinto Pipitone sul Giornale di Sicilia in edicola oggi

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