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Palermo, Scarpe&Scarpe apre la procedura di licenziamento per i lavoratori del punto vendita del Forum

La Filcams Cgil chiede all'azienda di non mandare a casa 17 persone e di trovare un altro spazio commerciale

Scarpe&Scarpe ha aperto oggi la procedura di licenziamento collettivo per i lavoratori del punto vendita del centro commerciale Forum di Brancaccio, a Palermo. Lo afferma la Filcams Cgil del capoluogo siciliano. «L’azienda - si legge in una nota - non è riuscita a ottenere la proroga del contratto di affitto dalla proprietà del Forum, Multi Veste Italy srl, che scadrà definitivamente il 31 dicembre. Già nel maggio scorso Scarpe&Scarpe aveva aperto una prima volta la procedura di licenziamento, che è stata poi ritirata, dopo aver ottenuto la proroga per altri sei mesi dell’affitto che scadeva il 31 maggio. Oggi, in anticipo sulla nuova scadenza di fine 2023, non avendo ancora trovato in città uno spazio commerciale alternativa, idoneo per localizzazione e dimensione, dove spostare l’attività e avendo la Multi Veste Italy confermato la cessazione del contratto di affitto, Scarpe&Scarpe manda a casa 17 tra lavoratrici e lavoratori. La decisione di ridurre il personale, fa sapere l’azienda, non è dipesa dalla volontà aziendale ma è stata determinata dalla scelta dell’unità immobiliare di destinare i locali ad un’altra attività».

«Respingiamo in maniera ferrea il licenziamento, ci opponiamo alla perdita dei posti di lavoro, anche di un solo posto di lavoro - dichiarano per la Filcams Cgil Palermo il segretario generale Giuseppe Aiello e la segretaria Alessia Gatto - Abbiamo già chiesto già da mesi alle istituzioni, a partire dall’assessorato Attività produttive del Comune di Palermo, di convocare le parti e di farsi parte attiva per la ricerca di soluzioni a salvaguardia dei livelli occupazionali ma fino ad ora le nostre richieste sono rimaste inevase. Non capiamo come mai il punto vendita di Palermo, tra i più performanti del gruppo, in quanto a fatturato, debba chiudere e non si trovino altre soluzioni. Troppo spesso i lavoratori del commercio finiscono per perdere posti di lavoro in una terra che ha poche possibilità di ricollocazione in un settore sempre più precario, in questo caso a causa del business immobiliare su cui si fondano prevalentemente i centri commerciali, a scapito dei livelli occupazionali».

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