Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

In Sicilia si continua a morire di lavoro, 42 vittime in 8 mesi: «Numeri intollerabili»

Da gennaio ad agosto sono stati più di mille gli infortuni, secondo i dati dell'Inail

Stando ai dati raccolti dall’Inail (Istituto nazionale assicurazione contro gli infortuni sul lavoro), nei primi otto mesi dell’anno gli infortuni registrati nel settore delle costruzioni risultano stabili rispetto allo stesso periodo del 2022, poco più di mille. Ma il dato si limita inevitabilmente alle sole denunce in un settore in cui il lavoro nero continua ad essere diffuso: dal mese di gennaio ad agosto, le morti bianche in Sicilia sono state 42.

«Numeri intollerabili», ha attaccato il presidente dell'Inail Giovanni Asaro durante la prima giornata della settimana europea per la sicurezza sul lavoro. Nella sede dell’Ance a Palermo, l’ente pubblico si è riunito insieme a Panormedil Cpt e l’Ordine degli ingegneri per discutere dell’utilizzo e il valore aggiunto dei nuovi strumenti tecnologici per abbattere il rischio infortuni sui luoghi di lavoro e le proposte strategiche sul fronte della prevenzione e della formazione per fronteggiare l’emergenza delle morti bianche.

«Bisogna puntare sul rispetto delle regole e diffondere sempre di più la cultura della prevenzione - ha proseguito Asaro - senza dimenticare la formazione anche attraverso delle nuove tecnologie che possono essere adattate dalle aziende. Ad esempio l’esoscheletro, i sensori, l’adozione di ponteggi adeguati: noi ad esempio porteremo in Sicilia un simulatore per i rischi connessi agli spazi confinati, che comportano infortuni che inevitabilmente sono solo mortali». Prosegue dunque l’infaticabile campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza sul lavoro, troppo spesso messa da parte da alcuni imprenditori convinti di risparmiare. «Ma quanto costa il risparmio? - si chiede Gaetano Scancarello, presidente della Panormedil Cpt - in realtà si risparmia molto di più spendendo nella sicurezza: se si infortuna un lavoratore, andarlo a sostituire è un problema. Oggi le aziende hanno bisogno di serenità. Bisogna convincere quante più persone possibili che la sicurezza è un risparmio».

Caricamento commenti

Commenta la notizia