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Ryanair punta sulla Sicilia: investimenti per 100 milioni di dollari, 200 posti di lavoro e 5 nuove rotte

L'ad Eddie Wilson a Palermo ha anche parlato delle polemiche di quest'estate sull'aumento del costo dei biglietti aerei: «Non siamo il problema ma la soluzione»

Nuovi investimenti, nuove rotte, nuovi aerei e nuovi posti di lavoro. Ryanair punta sulla Sicilia e lo fa con Eddie Wilson, l'amministratore delegato della compagnia aerea irlandese, che questa mattina (20 settembre) è arrivato a Palermo per presentare in persona la stagione invernale.

Ryanair ha annunciato i collegamenti per l'Isola - scali di Catania, Palermo e Trapani (mentre Comiso resta ancora fuori) - con 5 nuove rotte internazionali per Bucarest, Parigi, Praga e Tirana, da Catania e Norimberga da Palermo, oltre a un aumento delle frequenze su altre 15 rotte per city break invernali come Barcellona, Bruxelles, Budapest e Cracovia.

La compagnia irlandese baserà un nuovo aeromobile B737 all’aeroporto di Catania per la stagione invernale 2023/2024 (investimento di 100 milioni di dollari), portando a 7 la flotta totale della compagnia aerea in Sicilia e creando oltre 200 posti di lavoro per piloti, personale di cabina e ingegneri.

Ryanair è la compagnia aerea numero 1 in Sicilia, con 74 rotte e oltre 9,5 milioni di passeggeri all’anno da e per i suoi 3 aeroporti siciliani (Catania, Palermo e Trapani).

La polemica sul caro voli

Wilson a Palermo ha anche parlato delle polemiche di quest'estate sull'aumento del costo dei biglietti aerei: «Non siamo il problema ma la soluzione». Secondo il Ceo della società il caro volo è dipeso «dalla compagnia di bandiera che è sparita e ha ridotto tanti collegamenti tra la Sicilia (-36%) e la Sardegna. Vi immaginate cosa sarebbe successo se Ryanair non avesse investito in Sicilia?».

«Vogliamo continuare a crescere - sottolinea Wilson - abbiamo discusso con il presidente della Regione per avere più connettività per la Sicilia. Sul tavolo c’è una proposta di crescita che abbiamo fatto per portare in Sicilia 3 milioni di posti. La discussione è aperta, se verrà accolta la proposta di rimuovere l’addizionale municipale che non rimane in Sicilia e che serve per pagare i piloti Alitalia».

Dunque, stabilire il prezzo massimo non è la soluzione. «Il decreto legge ha creato incertezza - spiega il Ceo - e si riflette su voli domestici dove in Sicilia sono previsti sette voli in meno. Se fosse rivisto, Ryanair rivedrà il piano la nostra compagnia è l’unico vettore che ha la capacità di crescita». E prosegue: «Meno voli costi più alti. Per questo vogliamo aumentare le tratte in Sicilia e la nostra compagnia è una delle poche che può farlo. Stanno arrivando altri 400 aeromobili che si aggiungono alla flotta aerea. Vi siete mai chiesti perché nessuno opera su Trapani? Nessuno riesce ad avere prezzo di accesso. Abbassiamo ancora di più il costo di accesso per fare più passeggeri. Possiamo portare molti aeromobili con la nostra proposta di crescita».

 

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