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Palermo, il deficit della Rap preoccupa i sindacati: proclamato lo stato d'agitazione

Chiedono chiarimenti sulle difficoltà economico-finanziarie rese note dalla società a luglio e confermate dall’azienda in questi giorni

I sindacati di Rap Palermo - la società che gestisce la raccolta dei rifiuti nel capoluogo siciliano - Fp-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Fiadel proclamano lo stato di agitazione. Lo dicono in una nota in cui chiedono “un immediato confronto con azienda e amministrazione comunale, riservandoci fin da subito la possibilità di intraprendere un percorso di assemblee qualora le interlocuzioni sopra richieste non addivengano in tempi rapidi alla soluzione di tutte le criticità evidenziate».

«Le difficoltà economico-finanziarie rese note dalla società a luglio - spiegano i sindacati - e la riconferma delle medesime criticità in questi giorni, nonostante il susseguirsi di innumerevoli incontri tra governance Rap e amministrazione comunale, ci inducono a proclamare lo stato di agitazione dei lavoratori».

”La mancata approvazione del bilancio consuntivo 2022, la presentazione di una semestrale 2023 con uno scostamento in negativo di circa 3,8 milioni di euro, l’attesa infinita di una ricapitalizzazione mai concretizzata, la rateizzazione di 5 milioni di euro verso l’Inps per il mancato pagamento dei contributi previdenziali, il debito di 2 milioni di euro verso l’erario e di 19 milioni nei confronti dei fornitori e manutentori non possono non far scaturire forte preoccupazione tra le maestranze», dicono i sindacati.

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