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Comdata nella bufera, il 22 giugno sciopero contro i tagli del call center di Trenitalia

I sindacati contestano i nuovi esuberi annunciati e chiedono l’apertura di un tavolo di trattative con azienda e governo

I sindacati di categoria Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil hanno proclamato un pacchetto di 16 ore di sciopero del call center di Trenitalia. Lo stop è così articolato: il personale della commessa Trenitalia operata da Comdata si fermerà per 8 ore il 22 giugno per lo sciopero nazionale; seguiranno scioperi territoriali di ulteriori 8 ore in data da definire. Tra le ragioni della mobilitazione, si spiega in una nota, «la dichiarazione da parte di Comdata del 30-35% di esuberi - a cui sopperire tramite pesante riduzione oraria - e la conseguente elusione della clausola sociale».

La decisione è stata presa dopo l’incontro del 15 giugno sul cambio appalto Trenitalia tra le segreterie nazionali e territoriali Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, unitamente alle Rsu, e le aziende Comdata in qualità di entrante e Almaviva Contact in qualità di uscente. «Come è possibile che Almaviva, ad oggi, applichi l’ammortizzatore sociale per un massimo del 10% mentre Comdata dichiari un esubero del 30-35% del personale? Chi sta mentendo sulla pelle dei lavoratori?», chiedono i sindacati in un comunicato congiunto.

«È ora di dire basta a questo vergognoso scarica barile: committenti che in ogni gara cercano il massimo ribasso, aziende che prima partecipano alle gare e poi lamentano condizioni capestro che le portano in perdita, lavoratori uniche vittime sacrificali di questo sadico meccanismo!», affermano i sindacati che per questo chiederanno «immediatamente di essere ricevuti dai Ministeri competenti portando al tavolo anche Trenitalia, che non potrà esimersi dall’assumersi le sue responsabilità» e aprono «lo stato di agitazione nella commessa Trenitalia proclamando un pacchetto di 16 ore di sciopero».

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