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Infantino abiti e cuore: il rispetto prima di tutto

L’azienda di Misilmeri è leader nelle produzioni su misura «Un lavoro in sinergia padre-figli»

La famiglia Infantino: il padre Salvatore insieme ai figli Ruben e Cristian

Una eccellenza di famiglia: il lavoro svolto da Salvatore insieme ai figli Ruben e Cristian, oggi titolari dell’azienda, garantisce il confezionamento di abiti unici, espressione autentica dell’alta sartoria italiana. Parliamo di Infantino, abiti su misura. La realizzazione di un abito da uomo su misura parte dalla scelta del tessuto: consulenti qualificati facilitano la scelta della stoffa tra numerose eccellenze esclusivamente italiane.

Infantino si basa sulla conduzione a carattere familiare...

«Assolutamente sì. Una gestione che ha portato sin dalla fondazione dell’azienda a far sì che tutto si imperniasse sul valore della famiglia, dai ruoli ai compiti per giungere alle relazioni».

Come avete iniziato?

«Il tutto nasce da due fratelli ed una sorella, mio padre insieme a suo fratello e alla sorella, che trasferitosi per necessità lavorative da un piccolo paese dell’Agrigentino, Santa Elisabetta, nei primi anni Sessanta a Misilmeri, iniziarono la loro attività di sartoria su misura. Successivamente, con il matrimonio, entrò in azienda anche nostra madre Antonina, ed in fine noi figli che oggi la portiamo avanti».

Come suo padre ebbe l'idea di lavorare in questo settore?

«Il settore tessile è una tradizione familiare, mio padre sin da piccolo aiutava il fratello maggiore che era sarto nei lavori di realizzazione ed ultimazione».

Una curiosità?

«Racconta che lui già quando avevo 8-9 anni andava a consegnare i vestiti pronti ai clienti, e prima della consegna li controllava stirandoli e togliendo le ultime pieghe perfettamente perchè potessero essere consegnati in modo impeccabile. Poi nel boom dell’economia italiana nella seconda metà degli anni Settanta, iniziò, dopo il servizio di leva, ad avere un’idea imprenditoriale. Avendo fatto esperienza in un’azienda di produzione di pantaloni, pensò di mettersi in conto proprio. Da lì inizio la nostra azienda e con varie trasformazioni di prodotto, siamo passati dall’essere azienda produttrice di pantaloni, per tutti gli anni Ottanta, fornendo i migliori negozi della Sicilia e Calabria, a superare la crisi degli anni Novanta con l’inserimento dell’abito su misura. All’inizio del 2000 mio padre reinventa nuovamente l’azienda con la produzione delle divise da carabiniere donna lavorando a diretto contatto con il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri per tutta l’Italia, vestendo anche le attrici di varie fiction in voga all’epoca. Così dopo il 2010 arriviamo al prodotto che realizziamo oggi. Un capo d’elite per clienti che scelgono solo il meglio».

Cosa ricordate, voi figli da bambini, di vostro padre?

«L’essere un gran lavoratore. Spesso per giorni non lo vedevamo perché usciva la mattina presto, quando noi dormivamo, e rientrava la sera tardi quando noi eravamo a letto. Un uomo dedito interamente al lavoro e alla sua grande passione per la produzione dell’abbigliamento. Non interessava “coprire” il corpo, ma era interessato a “vestirlo” con la cura nei dettagli che tante volte venivano tralasciati dai più. La sua concreta ricerca alla perfezione nella produzione era qualcosa che lo caratterizzava. In produzione controllava passaggio dopo passaggio per verificare che tutto si facesse a regola d’arte».

Da bambini stavate in azienda?

«Io - spiega Ruben Infantino - passavo l’estate in azienda, sin da piccolo. Quando finivo la scuola era quasi un “obbligo” andare a dare una mano. Col senno del poi, credo sia stata l’arma vincente affinchè questa realtà continuasse. Possiamo dire di essere cresciuti tra i rulli di stoffa, tra le macchine da cucire e il rumore che producevano. Da piccoli portavamo i compiti in azienda e ci mettevamo seduti su una macchina da cucire a fare i compiti mentre i nostri genitori lavoravano, i momenti di gioco erano con i tubi che rimanevano dei tessuti che per noi erano “armi”... Così come i gomitoli di filo... Forse oggi (nonostante siamo ancora “giovani”) potrà sembrare strano, ma per noi era un vero divertimento».

Cosa vi colpiva?

«La capacità di trasformare un semplice pezzo di stoffa informe in un capo che desse un’immagine alla persona. Come se si diventasse degli artisti. E soprattutto la felicità nelle persone che, dopo aver indossato un capo Infantino, affermavano, questo è quello che volevo!».

Di quegli insegnamenti cosa avete riportato nella vostra vita?

«Nulla è per caso. Dietro il successo, c’è sempre un duro lavoro, di ricerca e costanza che porta al raggiungimento degli obiettivi. Talvolta con fatica, con difficoltà ma il risultato si può ottenere solo lavorando sodo. Ma soprattutto il rapporto con le persone “clienti” o “collaboratori”».

E nell'attività?

«Non si finisce mai di imparare. Il nostro settore è in continua evoluzione, dai tessuti, alla costruzione, alle abitudini dei clienti. Bisogna avere una giusta visione delle cose e soprattutto del capitale umano. Il rispetto del personale che risulta essere il cuore pulsante dell’attività è il centro dell’attività. Sono loro l’Azienda. Mio padre dice sempre: le macchine da cucire sono mie, ma la fabbrica è vostra».

Cosa ha tramandato ai suoi figli?
«Il rispetto - risponde Salvatore Infantino - per il lavoro e per le persone. Una frase che ho sempre voluto che comprendessero è: “Si lavora con scienza e coscienza. La scienza serve per realizzare il capo secondo dei requisiti, delle regole, la coscienza ti porta ad avere i valori umani con coloro che ricevono il prodotto, che non sono “polli da spennare” ma persone da vestire. Questo perchè si comprenda bene che il denaro ricavato sia considerato un utile servo ma nello stesso tempo un cattivo padrone».

Se potesse tornare indietro nel tempo cosa sarebbe orgoglioso di mostrare ai suoi figli della sua impresa attuale?

«Come da una piccola bottega - prosegue Salvatore Infantino - è stata trasformata in una realtà che non immaginavo... ed ancora c’è da crescere! La capacità di trasformare, di cambiare di evolversi e soprattutto di essere sempre un valore aggiunto».

Come si è evoluta la vostra azienda nel settore dell'abbigliamento?
«Abbiamo, nel corso del tempo, adattato a tempi i metodi, con sistemi di gestione di qualità, e tecnologie attuali, che vanno dal taglio allo stiro passando dalla produzione. Oggi siamo dotati di sistema Cad per la realizzazione dei modelli, taglio automatico, che con il supporto umano, porta a correggere quegli errori che potevano nascere dal taglio, così come ogni parte della produzione ha un processo di controllo e verifica che porta alla consegna del capo “su misura” per ogni esigenza».

Cosa pensate sia importante in un'azienda che si tramanda di generazione in generazione?

«Il valore umano. Le aziende familiari hanno un background di valori, che mette l’uomo al centro dell’azienda. Abbiamo un’idea: come può migliorare la nostra azienda il luogo in cui ci troviamo? Questo ci porta a vivere anche con un occhio a fare del bene. Tante opere umanitarie vengono realizzate, nel maggior riserbo. Ricordo però nel momento dell’inizio del Covid come ci siamo trasformati in azienda di produzione di mascherine e, pur non avendone mai fatte, le prime le avevamo omaggiato per il bene della popolazione. Questo è l’importanza di un’azienda che si tramanda.. Non solo know how produttivo, ma il cuore che regge tutto».

Voi pensate pensate di avere gettato le basi anche per le prossime generazioni?

«Il futuro è incerto, tanti altri cambiamenti potranno e dovranno accadere, ma se ciò che abbiamo ereditato verrà trasmesso alle future generazioni, sicuramente il futuro è roseo. Quei valori di rispetto per le persone, per il lavoro e per chi ci circonda sono la base per il futuro, ma c’è un valore che ci caratterizza. un socio importante: Dio. Siamo credenti di Fede Cristiana Evangelica, non ce ne vergogniamo di affermare che la nostra è un’attività che va avanti anche per Fede, e noi (sia Ruben che Cristian) tra l’altro siamo impegnati anche in compiti pastorali di conduzione di chiese che affiancano il nostro lavoro secolare. Perciò possiamo affermare che se la nostra azienda fino a questo momento è andata avanti, lo è anche grazie a Dio, che ci ha aiutato a chiudere porte che non potevano più andare e ad aprirne altre a noi impensate».

L'intesa familiare quanto è importante in un settore versatile e in continuo movimento come quello del tessile?

«Qualcuno disse che la relazione padre-figli è complicata in azienda. È vero! Ma la sinergia che si crea non ha confini. La tradizione, legata all’innovazione, l’esperienza all’intraprendenza giovanile certamente spingono a crescere».

Quando la sartoria cura anche i dettagli più piccoli

La collezione della Sartoria Infantino si articola su una sottile ricercatezza nei dettagli, nella scelta del tessuto, nell’accostamento dei colori e nella forma. Uno stile all’insegna della misura e della discrezione: sobrio, discreto, rigoroso e naturalmente classico.

La ricerca tende alla massima qualità dei tessuti e delle tecniche di lavorazione, facendo diventare protagonisti i dettagli. I capi sono confezionati secondo la tradizione dei maestri sarti siciliani e se ne possono apprezzare i contenuti solo indossandoli.

La scelta dei materiali valorizza la resa e l’aspetto del tessuto. La tecnica della lavorazione abbinata ad un buon taglio, garantiscono la vestibilità. L’azienda utilizza un nuovo parco macchine con sistema computerizzato, lettura laser per inizio e fine cucitura, sistema Cad con plotter per lo sviluppo e l’impostazione modelli in elettronico e infine sistema stiro finale più confacente alle esigenze di tutti.

Le ultime tendenze? All’uomo, l’abito piace su misura. Il perfetto connubio tra artigianato e tendenza moda, quel tocco in più che lo rende unico perché personalizzato secondo i propri gusti, un prodotto fatto da scelte, dettagli unici che solo il su misura può offrire. La collezione della «Infantino Abiti Su Misura», si articola su una sottile ricercatezza nei dettagli, nella scelta del tessuto, nell'accostamento dei colori e nella forma. Uno stile all'insegna della misura e della discrezione: sobrio, discreto, rigoroso e naturalmente classico.

La ricerca tende alla massima qualità dei tessuti e delle tecniche di lavorazione, facendo diventare protagonisti i dettagli. Cosicché i capi sono confezionati secondo la tradizione dei maestri sarti siciliani e se ne possono apprezzare i contenuti solo indossandoli. Offrendo una vestibilità garantita dalla tecnica della lavorazione artigianale abbinata ad un buon taglio tradizionale. Ma è all'interno che si ha la differenza! Dove la scelta dei materiali e la cura meticolosa di ogni fase di lavorazione valorizza la resa e l'aspetto del tessuto.

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