I 56 operatori socio-sanitari dell'azienda sanitaria Villa Sofia-Cervello di Palermo hanno ottenuto la proroga del contratto fino al 31 luglio. La conferma arriva al termine di una riunione tra alcuni rappresentati degli operatori socio-sanitari, a cui ha presenziato anche Paolo Di Gaetano, sindacalista dell’Usb (unione sindacale di base) che ha seguito la vicenda al fianco dei lavoratori, l’assessore alla Salute Giovanna Volo e Salvatore Iacolino, da poco nominato a capo del dipartimento regionale per la pianificazione strategica dell’assessorato della salute.
Una boccata d’ossigeno importantissima per gli operatori, che da circa un anno combattono affinché il lavoro svolto durante la crisi pandemica non resti vano. Lo scoglio da superare sono le piante organiche.
Al momento, il coefficiente previsto stabilisce che vi sia un operatore socio-sanitari ogni otto posti letto, quando i più aggiornati piani dovrebbero prevederne uno ogni tre. Sotto questo profilo, l’amministrazione regionale si è già mossa e attende che le strutture ospedaliere consegnino i nuovi piani di fabbisogno.
Questo dovrebbe portare ad un ampliamento dei posti di lavoro, che consentirebbe la stabilizzazione degli operatori socio sanitari, un salto di qualità nella degenza dei malati e metterebbe fine al fenomeno del demansionamento che spesso colpisce gli infermieri, chiamati a supplire l’assenza degli operatori socio-sanitari.
Un ulteriore spiraglio si apre grazie al Dm77 che assegna grandi potenzialità all’assistenza territoriale. Case e ospedali di comunità sono il modello da seguire per alleviare la pressione nei pronto soccorso e garantire a tutti i siciliani assistenza e un più vicino approdo e già ai primi di giugno verrano inaugurate due strutture, a Catania e a Caltanissetta, che giocheranno un ruolo di apripista per il nuovo modello introdotto a livello nazionale.
I due mesi di proroga guadagnati dai 56 operatori, dunque, daranno la possibilità di organizzare meglio e con più tranquillità il futuro: "Ringraziamo l’assessore e il nuovo capo del dipartimento per la pianificazione strategica per averci ascoltato e accolto - dice Giovanna Lo Porto, tra le rappresentanti degli operatori socio sanitari -. Adesso il prossimo step è il cambio di contratto, da co.co.co a determinato per un ulteriore passo verso il percorso di stabilizzazione".
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