L’Azienda Siciliana Trasporti ha dato mandato all’avvocato Luigi Raimondi di procedere alla risoluzione del contratto con «Alc14», ex «Officine del Turismo», la società a cui è affidato il servizio che consente di acquistare i biglietti e gli abbonamenti per le tratte urbane ed extraurbane.
La decisione è la conseguenza di un parere espresso dall’Autorità nazionale Anticorruzione, ma la scelta di mettere in campo tutti gli atti necessari - in base alle norme del codice degli appalti - per chiudere il rapporto con gli attuali gestori della biglietteria elettronica nasce anche «dalla gravità delle ipotesi di reati contestate dalla Procura della Repubblica di Palermo ad Alc14, già Officine del Turismo», si legge nel verbale di assemblea.
L’inchiesta «Gomme Lisce», che un anno fa aveva travolto i precedenti vertici dell’Ast per lo scandalo all’insegna della corruzione e dello sperpero dei soldi della Regione, aveva messo in evidenza alcune irregolarità nella gara per l’affidamento della biglietteria tanto che il gup Maria Cristina Sala, nel processo sulla conduzione «allegra» della società, ha rinviato a giudizio nove persone tra cui Alberto Carrotta, amministratore di fatto di Officine del turismo (poi Alc 14); Massimo Albanese, referente della Officine del turismo e Orsola e Salvatore Porretto della Holding Turismo srl.
Per evitare l’interruzione di pubblico servizio si sta valutando di far intervenire Sicilia Digitale.
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