«Il blocco della cessione dei crediti e dello sconto in fattura è un provvedimento assurdo e inaccettabile. Con questo provvedimento il governo rischia di rispedire il paese agli anni più bui della crisi economica». Ad affermarlo è il segretario della Feneal Uil Tirrenica Pasquale De Vardo, che prosegue: «In ginocchio cadranno migliaia di imprese ed a farne le spese saranno i lavoratori».
I dati ci dicono che quasi 10.000 lavoratori palermitani da qui a breve perderanno il posto di lavoro e oltre 3.000 imprese impiegate nell’edilizia privata saranno costrette a dichiarare fallimento.
«Metteremo in campo tutte le azioni necessarie di lotta e mobilitazione – continua De Vardo – perché il rischio di recessione è quanto mai concreto, con un effetto deflagrante sul settore delle costruzioni e su tutto l’indotto, soprattutto alle nostre latitudini. Con questo decreto si dichiara definitivamente la catastrofe economica ed occupazionale del sud, ed in particolare delle imprese della nostra provincia che, sulla rigenerazione immobiliare, attraverso i bonus avevano puntato tantissimo».
«Questo blocco va peraltro contro quello che prevede l’Europa che, con l’ultimo aggiornamento della direttiva sul rendimento energetico degli edifici, ha chiesto a tutti gli stati membri di arrivare al 2050 con un parco edifici ad emissioni zero per non parlare dell’esigenza di adeguamento sismico e di messa in sicurezza del nostro patrimonio edilizio – precisa De Vardo -. Si rischia di perdere la più grande opportunità di rigenerazione delle aree ad interesse sismico, cioè di tutta la penisola, proprio a pochi giorni della catastrofe sismica avvenuta in Turchia, che dovrebbe far riflettere sulla necessità di investimenti sulla questione sismica. Bisogna mettere in sicurezza ogni edificio, pubblico e privato».
«Ci tremano i polsi - conclude De Vardo - se pensiamo che anche il nuovo codice degli appalti sembra che stia per essere di nuovo cannibalizzato con provvedimenti assurdi che non tutelerebbero i diritti di salute e sicurezza dei lavoratori, né tantomeno il diritto ad una equa e giusta retribuzione prevista dal Ccnl edile, con regole e norme certe per tutti i lavoratori impegnati nei cantieri edili. Noi non permetteremo che a pagare siano sempre i lavoratori. La Feneal UIL a tutti i livelli, come ha già dichiarato dal nostro leader nazionale Vito Panzarella, metterà in atto ogni azione di lotta e protesta, a tutela dei diritti di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e del diritto occupazionale di ogni persona».
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