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Servizio 118, a un autista soccorritore riconosciute le mansioni superiori

Il tribunale di Palermo

I giudici della corte d’appello di Palermo, sezione lavoro, hanno accolto il ricorso di Mario Vasile, dipendente del 118 di 51 anni, originario di Agrigento, che, assunto come autista soccorritore, aveva sempre svolto mansioni superiori nel settore amministrativo. Da qui la richiesta del giusto inquadramento.

Assistito dagli avvocati Girolamo Rubino e Mario La Loggia, ha prima presentato ricorso al tribunale e poi si è difeso in corte d’appello dopo che la Seus, la società che gestisce il servizio di emergenza, si era opposta alla decisione del giudice di primo grado.

Infatti, il tribunale in primo grado, accogliendo le tesi dei legali, aveva riconosciuto che il dipendente aveva svolto attività diversa e superiore rispetto a quando era stato assunto. L’azienda si era difesa, sostenendo che Vasile non avesse diritto ad alcun avanzamento di categoria, visto che non si poteva applicare l'articolo del codice civile sulle progressioni di carriera alle società in house providing come la Seus, vista la provenienza pubblica del capitale sociale. Gli avvocati hanno dimostrato come il lavoratore, inserito con la qualifica di autista soccorritore (livello C), di fatto avesse svolto nei vari anni cui aveva prestato la propria attività lavorativa diverse mansioni rientranti in un inquadramento più elevato rispetto a quello di appartenenza e, nello specifico, in quello della Categoria «DS4» prevista dal contratto nazionale Aiop sanità privata.

I giudici della corte d’appello hanno confermato la sentenza di primo grado condannando la Seus al pagamento processuali. Per effetto della decisione la società dovrà provvedere al corretto inquadramento di Vasile e a corrispondere le differenze retributive dovute.

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