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"Bollette con rincari del 200%": a Bagheria esplode la protesta dei commercianti

Bagheria si ferma per il caro bollette. Il 4 ottobre, infatti, è prevista una manifestazione di commercianti e cittadini, per i prezzi folli di bollette del gas e della luce. Somme diventate ormai insostenibili e che quasi raddoppiano di mese in mese, portando al collasso i piccoli e medi imprenditori con un effetto boomerang sulle famiglie.

Ad ogni operaio e impiegato, infatti, corrispondono altre bocche da sfamare, per un’allarme sociale che non accenna a placarsi e viaggia spedito verso il disastro. All’orizzonte non si vedono schiarite, così il Comitato cittadino di Bagheria si è mosso, organizzando una manifestazione che coinvolgerà tutta la cittadinanza e i commercianti non solo bagheresi ma anche dei comuni limitrofi: il 4 ottobre il corteo sfilerà partendo dai pressi del passaggio a livello fino alla Casa comunale. Una volta arrivati, i manifestanti consegneranno al sindaco, Filippo Tripoli, le bollette che attestano il rincaro subito negli ultimi mesi e le licenze.

«Non ce la facciamo più - spiega Calogero Sirna, presidente del comitato cittadino - abbiamo ricevuto bollette con rincari del 200%. Abbiamo fatto una riunione tra di noi e abbiamo dialogato anche con il sindaco: la nostra sarà una manifestazione simbolica, blocchiamo la città per un giorno e daremo tutto in mano al sindaco, sperando che possa riuscire in questo momento dove la politica è assente per le elezioni a far qualcosa insieme alla prefettura e agli enti locali».

«Io ho una pizzeria-risorante - racconta Salvatore Leone - ci stavamo appena riprendendo da una pandemia che aveva bloccato tutto quanto. Adesso siamo vittime di bollette superiori tre volte agli importi precedenti. È una situazione drammatica - prosegue - con l’aumento dell’energia è aumentato anche il prezzo delle materie prime. Adesso la farina la pago 1,20 euro al chilo, i cartoni della pizza da 27 a 40 euro. Ho chiesto due finanziamenti da 20 mila euro ciascuno. Tutti volati via per le bollette e i fornitori». Un circolo vizioso che si è innescato e dal quale sembra ormai impossibile uscire considerato che la situazione investe tutta la popolazione e non solo i commercianti.

Il clima è quello delle crisi peggiori e gli effetti si notano: «Si comincia ad avvertire la fame - prosegue Salvatore Leone -, qualche giorno fa è stata scippata una signora in piazza. Prima queste cose non accadevano» Il fenomeno comincia a prendere pieghe preoccupanti e i commercianti e i cittadini vogliono risposte dopo mesi di chiacchiere di campagna elettorale: «Ora che le elezioni sono finite - conclude Leone - chiediamo che si trovino immediate soluzioni».

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