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Scattano i rincari nei collegamenti per le Isole minori, scoppia la polemica in Sicilia

Scattano da domani (mercoledì 22 giugno) i rincari nei trasporti marittimi per le Isole minori. Gli aumenti tariffari saranno del 20 per cento sui collegamenti marittimi statali per le Isole minori della Sicilia. E sul caso scoppia la polemica.

Christian Del Bono, presidente di Federalberghi Isole Minori Sicilia, attraverso una nota non nasconde il suo malumore. "Il tema -  spiega Del Bono - è sul tavolo ormai da mesi così come quello, posto ben prima, della paventata riduzione dei servizi a valere sulla convenzione ministeriale Sns che prevederebbe sconsiderati tagli alle corse di navi ed aliscafi soprattutto in bassa stagione. Questioni evidenziate tanto dai sindaci delle Isole minori quanto da associazioni come la nostra". E lancia un appello all'assessore regionale ai Trasporti Marco Falcone: "Il 5 maggio in un incontro in assessorato con le compagnie di navigazione, l'assessore si era detto soddisfatto per aver congelato l'aumento tariffario fino a fine maggio oltre che fiducioso di poter proficuamente trattare la questione in sede ministeriale. A un mese e mezzo da quella data, si apprende a mezzo stampa che dal ministro Giovannini non c'è stata alcuna risposta. Chiediamo a gran voce che il governo regionale, accompagnato da una delegazione di sindaci delle isole minori siciliane, incontri al più presto il ministro Giovannini per stanziare le somme necessarie ad evitare tanto i rincari tariffari quanto i tagli prefigurati. A poco servono gli interventi legislativi e costituzionali atti a riconoscere gli svantaggi dell'insularità se poi non si interviene in modo conseguenziale o, addirittura, si fanno passi indietro rispetto al passato, retrocedendo di fatto su diritti già sanciti: continuità territoriale e sviluppo delle comunità micro insulari".

Nel pomeriggio è arrivata la risposta di Falcone che in una nota vuole "tranquillizzare il rappresentante Federalberghi Del Bono. Il governo Musumeci ha fatto la propria parte - scrive l'assessore -, non solo utilizzando ben 20 milioni per stoppare gli aumenti sulle tratte sostenute dalla Regione, ma anche mettendo in campo tutta la propria credibilità per convincere innanzitutto gli armatori convenzionati con lo Stato a ritardare per ben due volte il già stabilito adeguamento dei prezzi, poi limitato a solo il 20 per cento grazie al nostro intervento".

"Per altro verso - precisa l'assessore regionale -, abbiamo scritto più volte a Roma e interloquito costantemente con il Ministero. Fino a stamane abbiamo inviato un messaggio al ministro Giovannini chiedendo un’immediata convocazione di un tavolo tecnico per assicurare la sostenibilità delle linee ex Siremar. Purtroppo il governo nazionale continua a fare finta di nulla. Del Bono farebbe bene, dunque, a evitare strumentalizzazioni, indirizzando le sue lamentele verso chi ha diretta competenza sulla materia e ha tutte le condizioni per disporre adeguati provvedimenti. Noi lo sosterremo", conclude Falcone.

Sull'argomento interviene anche il deputato del Pd Carmelo Miceli: "L'aumento dei prezzi dei biglietti per raggiungere le Isole minori della Sicilia è un fatto grave, inaccettabile e ingiustificabile. I rincari sono uno schiaffo alla nostra economia, un danno non solo per l'intero indotto del turismo ma anche per i pendolari. Con questa vergogna Musumeci chiude il suo mandato nel peggiore dei modi. Non mancherà a nessuno". E aggiunge: "Davanti a questa assurdità che si manifesta giusto all'inizio della stagione estiva e turistica, vista la totale latitanza di Musumeci, annuncio che depositerò subito un'interrogazione parlamentare al ministro dei Trasporti Giovannini per sapere se il governo ha previsto un intervento che possa arginare il caro carburante e mantenere un servizio di trasporti accessibile a tutti".

L'assessore Falcone replica anche a Miceli, sottolineando che "sono appunto le linee statali ad essere oggetto di quei rincari sui biglietti che, invece, il governo Musumeci ha scongiurato sui servizi via nave e aliscafo di propria competenza".

Insomma, la polemica si è accesa, ed è duro anche il commento del sindaco di Favignana Isole Egadi, Francesco Forgione: "Siamo all'assurdo. Siremar e Liberty Lines applicheranno l'aumento delle tariffe su tutte le tratte finanziate dallo stato. Cosa che è per noi inaccettabile, sia perché giunge all'avvio della stagione turistica, sia perché per gli stessi servizi si avrebbe un prezzo diverso del biglietto tra tratta finanziata dalla regione e tratta finanziata dallo stato. Il presidente Musumeci - è l'auspicio di Forgione - intervenga per bloccare l'iniziativa e agisca nei confronti del governo nazionale affinché si eviti di colpire ancora una volta le piccole isole, i cittadini e l'economia del turismo, principale risorsa per le nostre popolazioni".

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