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Le cave Buttitta e le confische nel palermitano: una coop di operai per ripartire

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Ipotesi cooperativa unica tra i lavoratori per la gestione delle cave ex Buttita, sottoposte a confisca definitiva. Oggi (30 maggio 2022) la Fiom Cgil di Palermo ha riunito in assemblea i lavoratori dell’Orima srl, azienda confiscata che cura la manutenzione dei mezzi e si occupa dei servizi tecnici e amministrativi per le cave. Nella riunione che si è svolta alla presenza del segretario generale della Fiom di Palermo, Francesco Foti, si è discusso sul futuro dei lavoratori dopo la gestione delle cave da parte dell’Agenzia dei beni confiscati, «gestione - puntualizza la Fiom in una nota - che comunque ha dato e sta dando ottimi frutti».

Sul tavolo della Prefettura di Palermo e dell’Agenzia, infatti, ci sarebbe l’ipotesi di cedere le cave in provincia di Palermo (Consona a Bagheria, Valle Rena tra Altofonte e Piana, Giardinello a Trabia e Casachella a Bolognetta) ai lavoratori riuniti in cooperativa, anche se rimangono forti preoccupazione per le risorse economiche che i lavoratori dovranno approntare all’inizio. L’idea della Fiom è quella che dovrà essere costituita una sola cooperativa per gestire tutte le cave confiscate, che abbia tutte le figure professionali necessarie per l’intero ciclo produttivo e per tutte le attività operative e gestionali (scavatori, manutentori, tecnici, amministrativi), per potere operare con efficienza.

«Nel caso in cui l’ipotesi della cooperativa non dovesse andare in porto - dice Foti - l’Agenzia dei beni confiscati dovrà fare ogni sforzo per esaminare eventuali manifestazioni di interesse e collocare le cave utilmente sul mercato. La Fiom vigilerà ed opererà a fianco dei lavoratori in questo processo - prosegue Foti -, perché, qualunque sia l’ipotesi che le istituzioni percorreranno, essi conservino il loro posto di lavoro ed il loro reddito. Già da domani - conclude il segretario della Fiom di Palermo - chiederemo un incontro al Prefetto per discutere sul migliore percorso da mettere in atto per garantire i lavoratori metalmeccanici che operano nelle cave».

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