Un problema risolto da una consulenza. Gli studenti del primo anno del corso di Laurea Magistrale in Economia e Management del dipartimento di Giurisprudenza della LUMSA di Palermo si sono cimentati in progetti di consulenza condotti a beneficio delle imprese e delle organizzazioni del territorio su di un tema specifico (quali, ad esempio, la digitalizzazione dello sportello bancario, l’implementazione di un progetto di stakeholder engagement, le modalità di commercializzazione di un prodotto-servizio innovativo nel campo sanitario, l’identificazione e la quantificazione delle fonti di emissione della carbon footprint e le modalità di costruzione di una banca del vino). I progetti verranno presentati martedì 10 maggio. Una iniziativa condotta, per il secondo anno consecutivo, nell’ambito dell’insegnamento di “Management Consulting” tenuto dai docenti Giovanni Battista Dagnino e Raffaele Mazzeo.
“Il dipartimento LUMSA di Palermo è sempre aperto alle collaborazioni con il territorio e per lo scambio di buone pratiche e per creare quell’ambiente e quella sinergia necessaria tra una istituzione culturale e le imprese”, dice il direttore del dipartimento di Palermo, Gabriele Carapezza Figlia. “Si tratta di un’iniziativa di didattica innovativa tesa a far interagire in modo fertile l’università con gli operatori più evoluti del territorio di riferimento”, ha affermato Giovanni Battista Dagnino, docente del corso, “i nostri studenti della LUMSA, dopo una prima parte di inquadramento tradizionale in aula sui temi dell’insegnamento, vengono suddivisi in gruppi di 6 o 7 individui e, sotto la guida attenta dei docenti e dei tutor aziendali, agiscono direttamente con le imprese in veste di junior consultant in prospettiva di problem-solver, mentre le imprese hanno l’opportunità di beneficiare della partecipazione di un coacervo di menti giovani e vigorose per la soluzione di un problema aziendale reale. “L’iniziativa ha rappresentato una grande opportunità per gli studenti perché li ha messi nelle condizioni di confrontarsi su temi gestionali e operativi direttamente con le aziende. Inoltre l’adesione al progetto di imprese pubbliche e private diversificate nei settori dei servizi, dell’industria e della finanza è un fattore aggiuntivo che ha contribuito senz’altro a rafforzare l’esperienza dei nostri studenti” ha aggiunto Raffaele Mazzeo.
Gli interlocutori della provincia di Palermo che hanno sposato l’iniziativa sono: Banca Popolare Sant’Angelo, Comune di Castelbuono, Demetrix Srl, Fidimed e Omer SpA. Ed è stato un confronto che è piaciuto anche ai responsabili delle aziende che hanno aderito al progetto. “Confrontarsi con le nuove generazioni è sempre positivo per una banca del territorio come la nostra”, spiega l’Ad della Banca Popolare Sant’Angelo, Ines Curella, “in particolare, grazie alla collaborazione con la LUMSA, abbiamo potuto relazionarci con giovani studenti che hanno affrontato in modo innovativo alcune tematiche del mondo bancario di oggi”. “Noi di Omer crediamo fortemente che la missione del sistema universitario sia quella di facilitare la transizione e l’ingresso dei laureati nel mondo del lavoro, assicurando agli studenti e alle aziende un vantaggio competitivo, con l’obiettivo finale che le competenze apprese nei corsi universitari siano trasferite nell’ambiente lavorativo”, ha aggiunto Giuseppe Russello, amministratore delegato di Omer, per questo siamo molto soddisfatti di questa esperienza con l’Università LUMSA che ringraziamo perché ci permette di formare i lavoratori del futuro”. “Abbiamo voluto partecipare all’iniziativa della LUMSA di Palermo”, afferma l’Amministratore delegato di Fidimed Fabio Montesano, “perché crediamo molto nei giovani e in particolare nella capacità degli studenti di trasferire le loro conoscenze nel mondo delle imprese. Negli ultimi anni abbiamo creato un rapporto privilegiato con le Università, che ci ha consentito di inserire nella nostra struttura molti giovani neolaureati, anche con contratti di apprendistato professionalizzante. Abbiamo anche avuto la possibilità di apprezzare la forte preparazione degli studenti che hanno realizzato il progetto.”
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