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Acqua, l'Amap gestirà il servizio idrico integrato negli 82 comuni palermitani

Sarà l’Amap a gestire il servizio idrico integrato (Sii) che raggiungerà un bacino di utenza pari a circa 1.150.000 abitanti. L’affidamento ad unico soggetto pubblico è stato deciso dall’Assemblea dei sindaci dell’Ato idrico Palermo, che comprende gli 82 Comuni dell’area metropolitana che ha approvato in aggiornamento il nuovo Piano dell’ambito ottimale Palermo.

Il documento approvato ingloba lo stralcio della pianificazione afferente i Comuni dell’Ato già gestiti da Amap e contiene ad integrazione la pianificazione relativa a tutti i Comuni dell’Ato Palermo, compresi quelli che hanno avuto riconosciuta la salvaguardia della gestione diretta del servizio idrico integrato.

L’obiettivo generale della pianificazione d’Ambito è stato quello del raggiungimento, in un arco di tempo compatibile con i vincoli del sistema, dei livelli minimi di servizio e il soddisfacimento dei fabbisogni idrici dell’utenza in modo omogeneo su tutti i Comuni dell’ATO Palermo, assicurando l'equilibrio economico - finanziario della gestione nel rispetto delle vigenti disposizioni sulla regolazione tariffaria. Complessivamente il programma degli interventi proiettato per l'intero periodo di affidamento del SII (30 anni) prevede investimenti poco superiori ai 2.6 milioni di euro e in particolare nel primo periodo di pianificazione 2021-2024 si prospettano fabbisogni per 843 milioni di euro di cui 503 finanziabili con contributi pubblici.

«Questo Piano d’ambito - dice il sindaco di Palermo e Presidente dell’Ati Idrico, Leoluca Orlando - è frutto di un lavoro serrato portato avanti con impegno e serietà dal personale della segreteria tecnica operativa dell’Ati e dal management dell’Amap, che qui ringrazio».

Secondo Alessandro Di Martino, amministratore unico di Amap «il Piano carica la società di enormi responsabilità per lo stato precario delle infrastrutture da gestire e anche se si tratta di una sfida difficile si è pronti ad affrontarla estendendo da subito e progressivamente la gestione ai nuovi Comuni che si apprestano ad entrare nella compagine della società. Il nostro impegno è ora indirizzato a intercettare gli investimenti pubblici, specie quelli previsti dal recovery fund, in particolare, per realizzazione e l’ammodernamento di potabilizzatori come quelli di Presidiana e dello Jato».

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