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Crisi coronavirus, gli atelier di moda sposa a Palermo: "Penalizzati e allo stremo"

Senza eventi e senza alcun sostegno economico, è a rischio la vita di molti atelier di abiti da sposa, sposo e cerimonia. A Palermo si solleva il grido d'allarme delle imprese perché "le attività sono allo stremo delle forze non si può rimanere indifferenti. Il governo, la regione, il comune, ognuno con le proprie competenze non può non curarsi di noi", dicono.

"In questi giorni di nuova pandemia si parla tanto dei ristoratori, degli attori anche dei parrucchieri che resteranno aperti ma di chi lavora nel settore degli eventi, settore fortemente colpito con il blocco totale su ordinanza del dpcm del 4 ottobre nessuno si preoccupa, siamo invisibili agli occhi di tutti - dicono i commercianti -, in entrambi i decreti ristori sono stati riconosciuti aiuti a tante attività che lavorano nel settore degli eventi ma non agli Atelier specializzati di abiti da sposa e cerimonia".

"Gli eventi sono fondamentali nella vita di tutti noi, il loro indotto dà lavoro a milioni di persone, non si può pensare di bloccarli totalmente senza considerare il danno che si apporta a tutti i settori che vivono di questo, come appunto gli Atelier specializzati da sposa, sposo e cerimonia che, penalizzati dal fatto che non esiste un codice ateco mirato per chi vende questa tipologia di abiti, vive oltre al danno la beffa; ci sentiamo in lockdown senza essere in lockdown è come se le nostre attività fossero chiuse perché - spiegano - il 90 % degli eventi preventivato quest’anno è stato rinviato all’anno prossimo, con il danno quindi di aver azzerato i propri incassi ma con l' onere di dover pagare, essendo comunque aperti, tutte le tasse".

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