Resta ancora piena di dubbi la riapertura dei mercati rionali a Palermo. Nonostante il via libera alle attività di vendita prevista dal 18 maggio, il sindaco Leoluca Orlando mette un freno e chiarische che "in assenza ad oggi dei necessari atti formali, tale ripresa non potrà avvenire".
"A poche ore dalla presunta e da più parti annunciata riapertura alle attività di vendita, mancano ancora atti formali, istruzioni e indicazioni operative circa le prescrizioni da applicare al funzionamento dei mercatini rionali che per loro configurazione e natura sono luoghi di assembramento", spiega Orlando. Non solo, le prescrizioni operative necessarie per la sicurezza, come transenne e barriere, "non possono essere messe in atto senza un congruo preavviso, non solo per l'emissione dei necessari atti formali, ma soprattutto per la necessità di approvvigionamento di materiali e disposizioni di servizio per il personale", precisa il sindaco.
E poi precisa: "Il Comune di Palermo ha già predisposto una parte di questo lavoro perché la ripresa delle attività mercatali sia quanto più veloce e sicura possibile, ma in assenza ad oggi dei necessari atti formali, tale ripresa non potrà avvenire. Restiamo in attesa dei richiamati provvedimenti chiarificatori".
Gli uffici dell'assessorato comunale alle Attività produttive, intanto, si sono portati avanti col lavoro, predisponendo una bozza di ordinanza che però sarà firmata da Orlando, e quindi sarà pubblicata e operativa, solo dopo i chiarimenti espressi da governo nazionale e regionale.
Nella bozza, così come anticipato in un articolo di Giancarlo Macaluso sul Giornale di Sicilia in edicola, quattro mercatini non potranno ripartire. Si tratta di quelli del Cep, Arenella, Giotto e Falsomiele. Poichè impossibile organizzare un sistema controllato di ingressi: "logisticamente non idonei a garantire le condizioni di sicurezza", spiega l'assessore al ramo Leopoldo Piampiano al Giornale di Sicilia.
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