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Librerie aperte ma a Palermo in pochi entrano nei negozi

A dieci giorni esatti dal via libera dato dal Governo per l’aperture delle librerie, a Palermo le vendite e l'affluenza restano molto basse. Alessandro Macaluso, uno dei soci della libreria Sciuti, nell’omonima via, spiega: “L’apertura è servita molto dal punto di vista morale, le vendite purtroppo non sono equiparabili al periodo della normalità. L’affluenza è minima, ovviamente ancora c’è molta paura – continua Macaluso –. Nella nostra libreria consentiamo l’ingresso a due persone per volta, però noi che lavoriamo all’interno del locale ci ritroviamo senza mascherine, poiché non se ne trovano".

Una situazione simile la si trova all’interno della libreria Luigi Portinaio, in via Duca della Verdura, una delle librerie storiche di Palermo. Il titolare Tommaso Portinaio spiega: “Essendo una libreria storica, qui bisogna passare molto tempo all’interno perché abbiamo dei titoli introvabili che conservano e parlano della grandiosa cultura siciliana, quindi prima di comprare il cliente sceglie con cura il prodotto. A tal proposito l’entrata concessa a due persone per volta ci ostacola molto – dice -. Io sono titolare anche di un’altra libreria che si trova in via Vittorio Emanuele e la sto tenendo chiusa, perché in quella zona viviamo di turismo soprattutto”.

Le difficoltà sono molte ma i commercianti delle librerie palermitane non si arrendono e non a caso la famosa Via dei Librai (un’esposizione di libri storici e presentazioni di libri nuovi, fatta da cinque anni proprio in via Vittorio Emanuele) si sta svolgendo da ieri sul web e continuerà fino a lunedì. Spiega meglio l’evento Maurizio Zacco, presidente dell’associazione Cassaro Alto per le librerie e titolare della libreria Zacco: “Ieri, abbiamo dato inizio alla Via dei Librai su internet, che andrà avanti fino a lunedì ed è possibile seguirla sul sito www.viadeilibrai.it o sulla pagina Facebook. Quest’anno abbiamo un programma molto ricco, anche il sindaco LeoLuca Orlando presenterà il suo nuovo libro in questi giorni e il tutto si può seguire da casa – continua Zacco -. Inoltre abbiamo ricevuto i complimenti da parte del ministro della cultura Franceschini”.

Zacco lancia un appello: “Noi librerie del Cassaro Alto vorremmo, sperando nell’appoggio del sindaco, chiedere di non pagare la quota del suolo pubblico almeno fino alla fine dell’anno (di circa 250 euro ogni tre o quattro mesi) non appena si potrà tornare di nuovo ad esporre i nostri libri dinanzi ai nostri locali, tutto ciò per permettere una ripresa economica”.

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