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Palermo, buoni pasto da 60 a 110 euro a settimana per 12mila famiglie: ecco a chi spettano

Arrivano i buoni pasto per i palermitani bisognosi. Predisposto un piano per distribuirli anche in forma elettronica o tramite app sui cellulari e non solo in forma cartacea, per importi che varieranno in base al numero dei componenti delle famiglie e in base al possesso di un reddito o altre fonti di sostentamento.

Le somme potrebbero variare fra 60 e 110 euro a settimana per famiglia, per almeno tre settimane, utilizzando esclusivamente i fondi già erogati dallo Stato (5,1 milioni che già oggi sono entrati nelle casse di Palazzo delle Aquile) e in attesa che la Regione trasferisca gli altri 13 milioni che dovrebbero essere nelle casse comunali la prossima settimana.

I BENEFICIARI. Il bacino potenziale di beneficiari è stato stimato in circa 12.000 famiglie, pari a poco più di 40.000 cittadini residenti a Palermo. L’ufficio del Webmaster del Comune ha analizzato le oltre 15.000 domande pervenute in quesyi giorni, eliminando doppioni e non residenti.

A CHI SPETTA IL CONTRIBUTO. Tutti ora riceveranno via email o tramite comunicazione telefonica, l’invito a fornire ulteriori informazioni e dettagli. Il provvedimento della protezione civile nazionale prevede infatti che sia data priorità alle famiglie del tutto prive di una fonte di sostentamento e quindi il Comune ha bisogno di acquisire da ciascuno una autodichiarazione, anche telematica, sul reddito e altri contributi.

Si dovrà inoltre valutare la posizione delle circa 1.500 famiglie che hanno fatto la domanda e risultano contemporaneamente beneficiarie del Reddito di cittadinanza. Non saranno escluse a priori, ma si dovrà valutare caso per caso lo stato di reale necessità.

Fino a tarda sera il sindaco è stato in riunione telematica con l’assessore Giuseppe Mattina, il ragioniere generale, il capo di gabinetto e l’ufficio del Webmaster per definire i dettagli della procedura e degli strumenti telematici da utilizzare e per fare una stima dei benefici che potranno essere erogati.

Non è stato infatti sottovalutato che il numero dei beneficiari potrebbe infatti variare in aumento per il protrarsi dello stato di limitazioni alla mobilità o in diminuzione per l’avvio di sistemi di ammortizzazione sociale.

“E’ un piano di emergenza – spiega il sindaco – che servirà ad affrontare per almeno tre settimane il bisogno alimentare di tante famiglie. Non escludiamo, se dovessero arrivare altre risorse o se ai successivi controlli dovessero saltare alcune famiglie, che questo piano possa durare più a lungo”.

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