Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Almaviva, scongiurati per ora i licenziamenti a Palermo ma resta il nodo commesse

La vertenza Almaviva torna sul tavolo del ministero del Lavoro. Oggi l’incontro con il ministro Nunzia Catalfo e il Comune di Palermo. Assente la Regione siciliana. Il governo ha dichiarato che al momento i licenziamenti su Palermo sono scongiurati e che a fine gennaio verrà riconvocato in sede ministeriale anche il tavolo di settore.

Catalfo, secondo fonti sindacali, avrebbe affermato il proprio impegno a ripresentare sul Milleproroghe l’emendamento per il rifinanziamento dell’ammortizzatore di settore e a continuare il percorso con le regioni sulle risorse per la formazione e anche il percorso avviato per la solidarietà espansiva.

L’azienda ha fatto il punto sullo stato di avanzamento della trattativa in particolare coi committenti. Ha sottolineato la forte volontà di tutte le parti presenti al tavolo di arrivare a soluzioni positive per il sito di Palermo. La situazione attuale rappresenta il persistere delle interlocuzioni con Tim (che si inseriscono nel quadro delle dichiarazioni della committente di volontà di internalizzare i volumi) finalizzate al consolidamento dell’occupazione, insieme a un adeguamento delle tariffe e dei livelli di servizio.

Si registra un «atteggiamento positivo» di Tim, ma il percorso è ancora da definire e la trattativa è ancora aperta nel tentativo di trovare parametri che accontentino tutti. Con Wind la situazione è completamente diversa con la conferma delle previsioni su ulteriori significative diminuzioni di volumi (che, se confermate, determinerebbero un esubero pari al 50/70% degli operatori impiegati sulla commessa), a meno che non si determinino soluzioni nuove - alcune delle quali non sono nella disponibilità delle parti, per esempio l’introduzione della possibilità di far pagare alcuni servizi ai consumatori e incentivi fiscali al rientro dei volumi in Italia - che consentano il reshoring di attività dall’estero. Un percorso come quello delineato da Wind - è stato detto - «richiede l’intervento e la collaborazione di diversi soggetti e il verificarsi di condizioni esterne, circostanza che potrebbe richiedere l’intervento di ulteriori ammortizzatori di medio periodo».

«Il quadro emerso dalle dichiarazioni del presidente di Almaviva - dice Francesco Assisi, segretario generale della Fistel Cisl Sicilia - delinea una trattativa con Tim che procede a passi lenti ma continui, mentre con Wind si assiste ad uno scenario che risente anche della necessità di interventi di settore. Il governo ha manifestato la propria volontà di continuare a sostenere il colloquio tra le parti con la propria mediazione ed il proprio supporto, ha sottolineato l’apertura di Tim e Almaviva a un dialogo costruttivo ed ha individuato la necessità di alcuni interventi per favorire il dialogo con Wind».

Segnali definitivi positivi, dal sindacato, «anche se persiste una fase interlocutoria che non non fornisce ancora certezze per il futuro dei lavoratori. La strada da seguire è quella della ristrutturazione del settore, di ammortizzatori strutturali e del fondo del settore perchè la crisi di Almaviva e dei call center abbiano pari dignità di quella di Alitalia e di quella dell’Ilva».

Tag:

Caricamento commenti

Commenta la notizia