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A Palermo in 25 mila col reddito di cittadinanza: "Trovare lavoro? Difficile"

In Italia, soltanto 50 mila dei 200 mila percettori del reddito di cittadinanza finora "testati" dai centri per l'impiego sono occupabili. È la stima pubblicata dal Sole24Ore. A Palermo i percettori del reddito di cittadinanza sono 25 mila, il doppio di quelli di Catania e ben 4 volte più di quelli di Messina.

Santi Trovato, il direttore dei centri per l'impiego di Palermo a Radio24Ore ha sottolineato che "negli uffici del capoluogo arrivano anche interi nuclei familiari, si presentano fino a 300 persone al giorno. Ci sono utenti con livelli di scolarizzazione molto bassi, e questo è devastante. C'è un problema grosso di formazione".

In tutta Italia, fino ad adesso sono appena 18 mila i contratti di lavoro firmati tra aprile e il 21 ottobre da parte di chi riceve il reddito di cittadinanza e in due terzi dei casi sono state assunzioni con contratto a tempo determinato.

"C'è un più che dimezzamento della povertà", fa sapere il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, intervistato in Circo Massimo su Radio Capital, tracciando un primo bilancio dell’impatto del Reddito di Cittadinanza sulla popolazione italiana.

"Questo effetto non è rimarcato negli ultimi dati Istat sulla povertà perchè questi non comprendono ancora l’entrata in vigore reddito di cittadinanza. Noi invece abbiamo fatto stime per la Commissione Europea che tengono conto della misura e abbiamo registrato una riduzione molto forte della povertà. Abbiamo scelto di dare 7,2 mld di euro dalla fiscalità generale ai più poveri. Per questo motivo si si aspettava la riduzione della povertà".

"Tra l’altro che è falso che vada ai furbetti - tiene ad aggiungere il Presidente dell’Inps - capita anche molto di meno di quanto capiti per le pensioni di invalidità o per i sussidi di disoccupazione perchè le sanzioni sono forti e rigide. Subiamo più truffe su Naspi e invalidità. Per il Rdc i casi sono veramente limitati".

Tridico poi torna a parlare dell’impatto del Reddito di Cittadinanza per spiegare che "7 mld sono una distribuzione di reddito molto forte. Per la prima volta se si prende il decimo più basso della distribuzione del reddito si ha un trasferimento positivo. Non solo non pagano le tasse ma in più c'è un trasferimento del 30% aggiuntivo. Si riduce l’indice di disuguaglianza di 1,2 - 1,5 punti. C'è un più che dimezzamento della povertà. L’intensità della povertà è un altro dato che diminuisce di 8 punti percentuali. Sono dati che mi aspettavo".

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