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Dall'incontro a Roma ancora nubi sul futuro di Almaviva: Palermo resta a rischio

È ancora a rischio il futuro occupazionale dei lavoratori palermitani di Almaviva. Oggi si è svolto un incontro al ministero del Lavoro convocato per l’analisi della situazione occupazionale del call center del capoluogo siciliano alla presenza dei sottosegretari Steni di Piazza per il ministero del Lavoro, Alessandra Todde per il Mise, del capo di gabinetto del ministero del Sud e dell’assessore Giovanna Marano per il Comune di Palermo.

L’azienda, preliminarmente, ha rappresentato al tavolo il quadro attuale, partendo dalla verifica effettuata coi principali committenti che si erano resi disponibili ad attivare tavoli di confronto su tariffe e volumi. Da Tim, secondo quanto riferito dai sindacati, non sono pervenuti riscontri precisi, ma da Wind sono arrivate risposte negative sia sul fronte delle tariffe sia sul versante dei volumi aggiungendo che tale riscontro rende insostenibile la prosecuzione del rapporto commerciale con questo committente.

Almaviva avrebbe precisato che un simile scenario comprometterebbe la sussistenza dell’intero sito produttivo di Palermo. Il sottosegretario di Piazza ha raccolto l’invito ad intervenire a breve sulle committenze e fatti i passaggi istituzionali convocherà nuovamente le parti al tavolo entro il 6 dicembre.

"Ci auguriamo - dice Eliana Puma, della Fistel Cisl Sicilia - che l’intervento del governo sui committenti porti i frutti sperati perchè Palermo non può permettersi un disastro occupazionale di questa portata che metterebbe in ginocchio l’intero tessuto economico della città".

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