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Asp Palermo, è di nuovo scontro sui 600 precari

Una delle manifestazioni dei precari dell'Asp di Palermo

Si riaccende lo scontro tra sindacati e Asp di Palermo sugli oltre 600 precari. Il sindacato Fials ha proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale contrattista.

"Ad oggi l’Asp di Palermo risulta essere l’unica azienda sanitaria che non ha applicato la legge Madia per la stabilizzazione del personale contrattista ex Lsu", dice la Fials-Confsal, che in una nota spiega che l’azienda "piuttosto che applicare la Madia si rifà a vecchie normative e ripropone vecchie procedure concorsuali che valgono solo per un centinaio di lavoratori, mentre di recente aveva comunicato di attendere disposizioni dall’assessorato. E quando queste indicazioni sono arrivate, abbiamo registrato  l’ennesima contraddizione perchè l’Asp sta disattendendo anche la circolare dell’assessore Ruggero Razza che aveva dato il via libera alle stabilizzazioni prevedendo appunto l’applicazione della Madia". E annuncia una prima giornata di sciopero questo mese, "in mancanza di riscontro" da parte dell'azienda.

"Ferisce, ancora una volta, la polemica e la rappresentazione non corretta dei fatti - replica l'Asp di Palermo -. L’Azienda ha messo, da subito, a disposizione della stabilizzazione circa 420 posti del piano di reclutamento. Posti che sarebbero, già, stati assegnati ove non ci fossero stati i ricorsi proposti al TAR che, per quanto non abbiano intaccato l’efficacia di nessun atto sin qui posto in essere lasciandoli tutti operativi, ha rinviato ad un giudizio di merito fissato a decorrere dall’8 ottobre del 2020".

"Proprio perché il Magistrato amministrativo ha mantenuto la validità degli atti dell’Azienda, si rende possibile oggi l’attivazione di processi di stabilizzazione come sin qui programmati. Il problema che questa Asp deve affrontare, trattandosi di 640 unità, la rende unica realtà di queste dimensioni. Una realtà dove evidentemente il fenomeno ha avuto nel passato uno sviluppo incontrollato. L’Azienda - conclude - continua a confidare sull’apporto di tutti e, soprattutto, degli operatori interessati per potere essere posta nelle condizioni di salvaguardare i 420 posti messi a disposizione, fermo restando l’impegno della Direzione che, per i rimanenti operatori, saranno previste procedure che possano successivamente consentire il loro assorbimento".

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