«La Regione Siciliana si tira indietro su Blutec di Termini Imerese: non è disposta a indirizzare circa 12 milioni di euro, già finanziati, per la cassa integrazione per i lavoratori del sito siciliano». Lo affermano fonti dal ministero del Lavoro che spiegano come «a questi si aggiungerebbero 30 milioni di euro del ministero del lavoro e che darebbero così una possibilità al commissario giudiziale di avere il tempo di presentare un piano su tutto perimetro operativo dell’azienda».
L’avvio del piano permetterebbe - spiegano le stesse fonti - «la continuità delle attività dei siti, tra cui quelli di Atessa, Tito e Asti, oltre al supporto salariale per i lavoratori siciliani». «Si sospetta - spiegano le fonti del ministero del lavoro - un mal celato calcolo
politico per far ricadere la responsabilità di una vicenda che dura 10 anni sull'attuale Governo».
"Mentre siamo al ministero per la vertenza Blutec leggiamo, increduli, una nota accreditata come “fonti ministeriali” secondo la quale la Regione Siciliana sarebbe pronta a non fare la sua parte per i lavoratori. Una balla ridicola per la quale chiediamo formalmente al ministro Di Maio un'immediata smentita".
Lo dichiarano, in una nota, gli assessori al Lavoro e alle Attività produttive Antonio Scavone e Mimmo Turano.
"Di Maio, come Toninelli - continuano gli esponenti del governo Musumeci - cerca un capro espiatorio nella Regione per sfuggire alle proprie responsabilità. Per tutte le aree di crisi dell’Isola disponiamo di solo 18 milioni di euro e abbiamo assicurato di destinare le risorse necessarie per coprire la cassa integrazione per la Blutec per quest'anno, con l'impegno del ministero che nel 2020 le risorse saranno rimpinguate. Ma vogliamo anche sapere: cosa ha fatto lo Stato? Quali proposte ha per l’area? Dopo 7 anni il ministero continua a parlare di cassa integrazione e non di piani d’investimento. E’ chiaro che la Regione farà la sua parte, ma il ministro dello Sviluppo economico continua a latitare nell’interlocuzione con Fca. Da tempo chiedevamo a Di Maio un incontro per concordare un piano di cofinanziamento del programma quadro, ma anche oggi la nostra richiesta è rimasta inascoltata. I primi a non volere piu assistenza sono proprio i lavoratori della Blutec".
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