Dopo 65 anni di storia viene chiuso l'Istituto Superiore di Giornalismo. Ieri è stato firmato il decreto di "estinzione della Fondazione" da parte del dirigente regionale dell'assessore regionale all'Istruzione e Formazione, Salvatore Taormina.
L'Istituto fondato il 15 ottobre del 1953, quale ente morale, in passato ha anche avuto una convenzione con l'Ordine dei Giornalisti di Sicilia ed è stato un ente accreditato presso il ministero della Giustizia per l'organizzazione dei corsi di Formazione Continua dei Giornalisti. Nel 2016 sono stati accertati i requisiti per il mantenimento della personalità giuridica per la conseguente iscrizione nel Registro delle persone giuridiche di diritto privato istituito presso la Segreteria Generale della Presidenza della Regione.
Negli ultimi anni, così come denunciato più volte dai dipendenti, l'Istituto ha vissuto momenti bui a causa di un'amministrazione poco trasparente. Oggi la triste realtà: uno dei pochi istituti storici chiude i battenti e i dipendenti attendono l'arrivo di un organo nominato dal Tribunale, al quale la Regione ha inviato il decreto di estinzione. I nove lavoratori, che in passato avevano chiesto l'intervento del governo, attendono ancora le spettanze di 15 mensilità e attualmente si trovano negli uffici di via Briuccia che come si evince dal decreto è oggetto di sfratto.
L'Istituto ha debiti verso l'erario, il personale dipendente e altri creditori per cui "accertata la sussistenza della causa d'estinzione", sta scritto nel decreto, la decisione viene assunta "per sopravvenuta impossibilità di raggiungimento dello scopo sociale".
L'ente morale, dunque, viene estinto dalla Regione e altre famiglie rimangono senza lavoro. Il Sinalp è vicino ai lavoratori dell'Istituto Superiore di Giornalismo per il cui ente è stato emanato un decreto di estinzione da parte dell'assessorato regionale alla Formazione e Istruzione. "Adotteremo ogni mezzo per salvaguardare i nove dipendenti" dichiara la segreteria nazionale. "Soltanto stamattina abbiamo appreso della firma del decreto e adesso metteremo in atto tutte le azioni per difendere i posti di lavoro".
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