Un aiuto per contrastare estorsioni e usura, pericolosi fenomeni che inquinano il commercio locale. Con questo obiettivo la Confartigianato Imprese di Palermo ha dato vita a uno sportello antiracket, operativo da oggi.
Il servizio ha sede nei locali dell'associazione, in via Emerico Amari 11.
"Non intendiamo sostituirci alle forze dell'ordine - spiega Matteo Pezzino, vicepresidente di Confartigianato Palermo e responsabile dello sportello antiracket - ma vogliamo rappresentare una guida nel percorso verso la denuncia. Mi impegno in prima persona in questo progetto perché io stesso, durante la mia attività imprenditoriale, ho vissuto l'incubo delle richieste di pizzo. Si tratta di una condizione che distrugge moralmente e psicologicamente, in cui chiedere aiuto è difficile, ma vitale. Io l'ho fatto e ne sono uscito grazie al sostegno di chi mi ha ascoltato e condotto verso la strada giusta, quella di denunciare".
"Una nuova sfida per la nostra associazione - dice il presidente Giuseppe Pezzati - che in questo modo si adegua ancora di più al territorio e alle sue necessità. Lo sportello antiracket era previsto sin dall'inizio nel nostro programma e siamo riusciti a renderlo operativo in tempi brevi, grazie al prezioso appoggio della Questura di Palermo. Ci sentiamo in dovere di aiutare chi sta vivendo una realtà in cui è necessario il coraggio di ribellarsi. Confartigianato c'è, è presente per accompagnare fuori dal tunnel delle estorsioni chi ne è vittima e la presenza di Pezzino, che ha vissuto sulla sua pelle un'esperienza terribile, dà ancora più valore alla nostra iniziativa".
È possibile rivolgersi allo sportello antiracket telefonicamente, tramite lo 091.6117587 per fissare un appuntamento, ma anche recandosi direttamente nella sede di via Amari.
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