Continuano i segnali positivi sul fronte del mercato immobiliare. In particolare, per il quarto anno consecutivo le compravendite di case sono cresciute in tutta Italia con picchi che vedono in testa Milano, che ha visto crescere il mercato dell'8,1%, seguita a ruota da Palermo che ha registrato nel 2017 una crescita degli acquisti di case del 7,9%. Tra le altre grandi città vanno bene Firenze (+7,8%) e Napoli (+7,4%), mentre a Roma l’aumento è del 3% e Bologna è l'unica in calo (-3,3%).
Sono soprattutto i giovani a trainare questi risultati: toccano, infatti, un massimo storico le neo famiglie che possono permettersi l’acquisto di una casa alla fine del 2017. L’Agenzia delle Entrate e l’Abi stimano che il 52% delle famiglie con capofamiglia sotto i 40 anni, non proprietarie di abitazioni, possono accedere all’acquisto, il livello più alto nell’orizzonte osservato (dal 2004). Sono oltre il doppio rispetto alla prima metà del 2012, all’apice della crisi, quando solo il 18% delle famiglie giovani poteva permettersi una casa.
Tra i motivi che spingono verso l'alto le compravendite in Italia c'è sicuramente la componente legata al mutuo, a cui ricorrono gran parte di coloro che comprano un'abitazione. In particolare, i giovani che possono stipulare mutui anche di lunga durata, a 30 anni e a volte anche più. Finanziamenti che negli ultimi anni e tuttora sono a tassi molto bassi. Un mutuo a tasso fisso a 30 anni in alcuni istituti è finanziato anche al 2% circa, mentre si arriva anche a tassi dell'1,40 per un mutuo di 20 anni. Il variabile viaggia con spread che viaggiano anche sotto l'1% a seconda della durata del finanziamento ai quali va sommato il tasso Bce o Euribor corrispondente (che in questo momento è negativo il che, in molte banche, abbassa ancora di più il tasso finale). Secondo l'Osservatorio dell'Agenzia delle entrate e dell'Abi i mutui ipotecari erogati hanno toccato quota 32,7 miliardi di euro nel 2017, circa 3 miliardi in più rispetto al 2016 (+9,1%). In media, per l’acquisto di un’abitazione sono stati finanziati 126mila euro, una somma che rappresenta circa il 71% della spesa di acquisto. Nel Nord e nel Centro più della metà degli acquisti avviene con l’ausilio del mutuo, mentre al Sud e nelle Isole si ricorre al finanziamento ipotecario solo in 4 casi su 10.
Altro vantaggio per chi acquista in questo periodo sono i prezzi bassi, crollati anche del 30% dagli anni del boom dei primi del primo decennio del 2000. Alla fine del 2017 sono necessari 3 anni e 106 giorni del proprio reddito per comprare casa, 18 giorni in meno di quanto richiesto un anno prima e 259 giorni in meno rispetto al punto di massimo registrato nel terzo trimestre del 2010, pari a oltre 8 mesi
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